L’alluce valgo è un disturbo che interessa il piede, portando a una deviazione della falange dell’alluce in posizione laterale o mediale. In conseguenza a tale deviazione, l’alluce apparirà dunque spostato, arrivando anche ad accavallarsi sul secondo o sul terzo dito del piede. Mentre la punta del dito tende a curvarsi verso le altre dita, l’articolazione alla base del dito assume invece un tratto centrifugo dando origine a una borsite, anche comunemente detta “cipolla”.
E’ scientificamente riconosciuto che, tra i fattori scatenanti, la forma del piede assume un ruolo fondamentale: le persone che posseggono un alluce più lungo del resto delle dita tendono a sviluppare l’alluce valgo, ma anche coloro che soffrono di piede piatto e avampiede addotto.
Un altro problema è la scelta errata delle calzature o una cattiva postura, che carichi troppo peso nella parte anteriore del piede, a provocarne l’insorgenza. Soggetti più sensibili all’alluce valgo sono le donne, con una frequenza circa dieci volte maggiore che negli uomni, forse anche a causa dell’utilizzo di calzature a punta stretta o con tacco alto, che possono aggravare la situazione favorendo l’insorgere dell’infiammazione e quindi della sintomatologia dolorosa.
In caso di alluce valgo, la prima cosa da fare è senza dubbio evitare di indossare calzature scomode o che costringano il piede in posizioni scorrette. Scegliere quindi scarpe che permettano la mobilità completa del piede, comode e che permettano la traspirazione. Trascorrere il maggior tempo possibile a piedi nudi e camminare scalzi in casa sono poi degli ottimi rimedi, tanto efficaci da riuscire a prevenire e addirittura curare la borsite. Camminare a piedi nudi su terreni accidentati, come erba, terra e sabbia, rafforza inoltre le dita dei piedi e permette alle articolazioni di lavorare in modo naturale.
Oltre a indossare scarpe comode e dalla punta larga, con tacco massimo di 4-5 cm, alla sera è possibile effettuare dei pediluvi defaticanti con l’aggiunta di olio essenziale di lavanda. Può rivelarsi utile anche un leggero massaggio, magari aggiungendo all’olio di lavanda quello di mandorle.Alleviare l’infiammazione è possibile utilizzando un impacco freddo ottenuto immergendo un panno pulito in un composto di olio essenziale di camomilla romana (4 gocce), rosmarino (5 gocce) e lavanda (5 gocce). Posizionare sulla parte e lasciarlo agire per almeno 20 minuti. Ad uso interno è invece consigliato l’impiego, anche due volte al giorno (mattina e sera), di una tisana di sambuco. Si ottiene lasciando in infusione per 15 minuti circa 4 cucchiai dei suoi fiori.
Un aiuto possono fornirlo anche alcuni esercizi pratici, come camminare a piedi nudi per casa o stimolare la circolazione del plantare facendo scorrere il piede sopra un bastone o una pallina da tennis, facendo ovviamente attenzione a mantenere il proprio equilibrio. È bene in ogni caso contattare il proprio medico curante per valutare lo stadio d’avanzamento della patologia, nei casi più gravi può rendersi necessario l’intervento chirurgico.