Grazie ad un esame dell’occhio è possibile diagnosticare l’Alzheimer prima ancora che compaiano i primi sintomi della demenza. Questo è stato reso possibile grazie ad una sperimentazione su 63 individui a rischio. L’idea è stata presentata al Meeting Annuale della Association for Research in Vision and Ophtalmology, che è in corso a Seattle. L’esame permette di individuare la presenza di “corpi anomali” nella retina ed è possibile tramite due esami retinici: l’OCT – Tomografia Ottica Computerizzata – e l’autofluorescenza laser blu. Non esiste una tecnica per la diagnosi preclinica. L’unico modo è attraverso la “PET-amiloide“, cioè un esame di imaging del cervello.
E’ chiaro che la possibilità di usare l’occhio per un esame poco costoso rappresenta una prospettiva diagnostica promettente. Gli individui coinvolti in questo studio sono stati selezionati in quanto soggetti a rischio di malattia o perche’ avevano un caso di Alzheimer in famiglia o perche’ lamentavano deficit di memoria, spiega Santos. Esaminando la loro retina sono state visualizzate queste inclusioni anomale che i ricercatori ipotizzano siano accumuli di peptide amiloide. Il loro stato di salute sara’ seguito nel tempo per vedere se effettivamente si ammaleranno di Alzheimer.