E’ ricominciata in Gran Bretagna l’estrazione dello shale gas e contemporaneamente sono partite le contestazione sul fracking che la rende possibile. Il fronte del no si è ribellato alla decisione delle autorità locali del North Yorkshire, Inghilterra settentrionale, di dare il via a un progetto di fracking bloccato da tempo: il primo approvato nel regno da cinque anni, come nota il Times. L’amministrazione della contea inglese, ignorando le contestazioni di vari comitati di residenti, attivisti e ambientalisti, ha dato l’o all’industria del gas con sette voti contro quattro, creando così un precedente che potrebbe contribuire a sbloccare altre situazioni simili. Il progetto, presentato della societa’ Third Energy, potra’ essere cosi’ avviato (salvo ulteriori ricorsi) nelle immediate vicinanze del parco nazionale di North York Moors: una ragione di preoccupazione in piu’ per gli oppositori, secondo i quali la tecnica del fracking, sospettata di generare terremoti e d’inquinare falde acquifere sotterranee, può danneggiare una riserva naturale. Coloro, invece, che sono a favore, parlano di una “vittoria del pragmatismo” e di maggiore indipendenza energetica nel Paese, che portera’ occupazione e investimenti.
Ambiente: in Gran Bretagna si riaccende la polemica sull’estrazione dello shale gas
