Oggi alle Universita’ di Palermo e di Catania si sono svolte due workshop scientifici promossi da Eni nell’ambito delle Eni Award Lectures, un progetto che si inserisce all’interno delle iniziative del Premio Eni Award, “riferimento a livello internazionale per la ricerca nelle tematiche dell’energia e dell’ambiente, che ogni anno porta in Italia alcuni tra i piu’ importanti ricercatori del mondo“. L’evento fa parte del Programma di sviluppo dell’area di Gela siglato con il Protocollo di intesa tra Eni, Regione Sicilia e diversi attori istituzionali presso il ministero dello Sviluppo economico il 6 novembre 2014.
Nell’ambito dell’Accordo, che prevede un piano di investimenti quadriennale pari a 2,2 miliardi su diverse linee di intervento industriale per il rilancio del territorio, si inseriscono anche le attivita’ di collaborazione per la realizzazione di iniziative legate all’ambiente e orientate allo sviluppo di tecnologie innovative. Per questo Eni volta ha portato nelle due principali Universita’ siciliane, le Eni Award Lectures, scegliendo di toccare due temi di grande interesse e attualita’: presso l’Universita’ degli Studi di Catania con l’evento ‘Quale futuro per i nostri mari?‘ e’ stato affrontato il tema della protezione dell’ambiente marino, con la partecipazione di Roberto Danovaro, Professore dell’Universita’ Politecnica delle Marche Presidente della Stazione Zoologica Anton Dohrn di Napoli; mentre all’Universita’ degli Studi di Palermo ha avuto luogo la Lectio ‘Nuovi materiali per l’energia‘ un evento di rilievo grazie all’intervento dei professori Gerard Ferey, Professore emerito all’Universita’ di Versailles e membro dell’Accademia delle Scienze di Francia, e Jean Marie Tarascon, Professore al College de France di Parigi.
Eni ha partecipato a entrambi gli eventi illustrando l’attivita’ di ricerca di frontiera svolte sui materiali per la cattura, conversione e stoccaggio dell’energia solare e le tecnologie sviluppate per migliorare la sostenibilita’ del business in ambito offshore. Tali tecnologie permettono di ampliare e ottimizzare le attuali capacita’ di monitoraggio e di intervento nell’ambito dell’ambiente marino. In particolare, e’ stato illustrato il sistema integrato ‘Blue Sea Technologies‘ composto dal ‘Clean Sea‘, sistema autonomo e robotizzato per il monitoraggio e le ispezioni sottomarine, dal Dual Rov – Killing System e dal Rapid Cube, sistemi legati alla sicurezza delle operazioni in mare profondo. A tal proposito, nel 2015 e’ stato realizzato a Gela il ‘Safety Competence Center“, centro di formazione per la sicurezza per le operazioni, dove sono state dislocate le tre tecnologie e rese disponibili a tutti i siti di Eni.
“Eni pone da sempre una particolare attenzione al mondo della ricerca e le Eni Award Lectures rappresentano l’occasione per offrire a prestigiosi Atenei italiani la possibilita’ di organizzare incontri con i maggiori scienziati a livello internazionale nel campo dell’energia e dell’ambiente– segnala una nota- le iniziative di Catania e Palermo confermano la volonta’ Eni di incrementare la collaborazione con le Universita’ siciliane in previsione di ulteriori attivita’ nell’ambito della ricerca e sperimentazione di tecnologie innovative nel campo dell’ambiente e delle energie rinnovabili“.