A volte le grandi scoperte arrivano anche tra le casse dei depositi dei grandi musei. E’ quello che tra ori lucenti, pendenti e preziosissimi scarabei racconta oggi la mostra ”Tesori per l’Aldila’. La Tomba degli Ori di Vulci. Dal sequestro al restauro”, realizzata in collaborazione con la Soprintendenza Archeologia del Lazio e dell’Etruria meridionale, l’Istituto Superiore per la Conservazione e il Restauro e la Fondazione Paola Droghetti, fino al 31 dicembre nella sala 21 del Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia. Tra i gioielli appartenuti a un’antica dama di Vulci e la tempo trafugati da tombaroli, anche una sontuosa fibula da parata, tre rari pendenti con simboli astrali, scarabei e un raffinato bracciale decorato in filigrana d’argento dorata.