Giacomo Balla sarà protagonista di una grande mostra in autunno, alla Fondazione Ferrero di Alba. La mostra, a cura di Ester Coen, sarà annunciata ad Alba, al Centro Ricerche Pietro Ferrero alle 18:30 di oggi durante un incontro promosso dalla Fondazione Ferrero, dalla Soprintendenza Belle Arti e Paesaggio del Piemonte e dalla GAM di Torino. All’anteprima interverrà Piero Bianucci, scrittore e giornalista scientifico. Balla, morto a Roma nel 1958, è noto per il suo interesse verso l’astronomia e per le opere dedicate a Mercurio. Infatti, osservò il fenomeno il 7 novembre 1914. La figlia Elica ricorda ciò che avvenne quel giorno: “L’avvenimento astronomico è raro e Balla, appassionato di astronomia, non lo perse davvero… E traccia disegni e bozzetti in cui si sente l’artista che cerca di rendere gli oggetti con tecnica quasi aerea – non compatta – poi due tempere grandi, l’una più complicata dell’altra, più sintetica con linee che danno la sensazione del movimento dell’osservatore al cannocchiale, il quale si sposta guardando fuori e dentro di esso. Queste linee si compenetrano con lo strumento e il sole. Il sole bianco, che fuori dall’oculare viene a ferire l’occhio, contrasta con il colore arancione del globo infuocato attraverso il vetro nero. Forme e colori costituiscono un complesso pittorico nuovo… non è più il piccolo misero strumento ma è l’occhio più potente di quello dell’uomo che carpisce nel suo cerchio visivo il piccolissimo pianeta, mentre passa davanti al disco giallo del sole“.
Questo raro evento celeste tornerà a ripetersi il 9 maggio. Il transito durerà molte ore e avrà inizio, in Italia, alle 13:12 per concludersi alle 20:42. Guardando, muniti di lente affumicata, quel puntino nero che si staglierà sul disco solare, il ricordo andrà a Giacomo Balla e alle opere meravigliose che seppe derivare da quella sua osservazione.