Ormai è una battaglia contro il tempo per salvare il pianeta dai cambiamenti climatici. “La mia preoccupazione – ha detto oggi da Bonn, Christiana Figueres, la responsabile Onu per il clima – è che le trasformazioni (il passaggio dall’economia basata sulle energie fossili alla green economy, ndr) non siano sufficientemente veloci da evitare le peggiori conseguenze“. “Le emissioni di gas serra devono arrivare quanto prima al loro picco per poi cominciare a diminuire“, ha spiegato Figueres in un’intervista alla France Presse nel corso del primo incontro con i delegati dopo la Conferenza sul Clima di Parigi.
“Ormai si tratta di una lotta contro il tempo“, ha aggiunto Figueres che lascerà il suo incarico a luglio dopo sei anni. In base agli accordi di Parigi, 195 Paesi si sono impegnati a mantenere l’innalzamento delle temperature ben al di sotto dei due gradi entro la fine di questo secolo. La crescita ha causato l’aumento della siccità, delle tempeste catastrofiche e l’innalzamento dei livelli del mare. I negoziatori riuniti a Bonn devono adesso trovare il modo di trasformare in pratica quanto scritto alla Conferenza di Parigi e delienare una road map concreta e fattibile che sarà poi discussa alla prossima Conferenza, la Cop22 di novembre a Marrakesh, in Marocco. Al posto di Figueres, in qualità di Executive Secretary of the UN Framework on Climate Change, subentrerà l’ex ministro messicano Patricia Espinosa, attualmente ambasciatore in Germania.