Cani e gatti: “Il Papa ha colto nel segno, l’attaccamento nei confronti degli animali da affezione è diventato morboso”

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La denuncia di Papa Francesco sul fatto che si tenda a riservare tante attenzioni a cani e gatti e poi si resti indifferenti alle sofferenze del vicino trova riscontri concreti nei nostri Tribunali. “Il Papa come sempre coglie nel segno. L’attaccamento nei confronti degli animali da affezione è diventato morboso, senza esagerazione. In Italia si registrano 4 mila separazioni all’anno che hanno al centro l’affidamento dei cani o del gatti“, sottolinea all’Adnkronos l’avvocato Gian Ettore Gassani, presidente nazionale e fondatore dell’Ami (Associazione Avvocati Matrimonialisti Italiani). Storie alla mano, Gassani racconta come si manifesta la morbosità degli italiani nei confronti degli animali: “C’è una giurisprudenza sugli animali da affezione. Sempre più giudici, infatti, nelle cause di separazione si trovano a dover stabilire persino chi, nella coppia, dovrà pagare le spese del veterinario, chi dovrà provvedere all’acquisto dei croccantini. Ormai gli animali sono diventati anche arma di ricatto nella coppia, esattamente come accade per i figli. E’ accaduto che il giudice debba stabilire chi porterà il cane al mare o ai giardinetti“. Tanta morbosità, osserva Gassani, si spiega con il fatto che “oggi c’è molta alienazione. Intorno a noi c’è tanta solitudine e, dunque, gli animali sono diventati una colonna a cui sostenersi per molte persone. La provocazione del Pap è molto chiara e appare in tutta la sua evidenza nei nostri tribunali, giorno dopo giorno“.

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