La Colombia ha autorizzato la fumigazione con glifosato dei terreni coltivati illegalmente a coca. Ad autorizzarlo è stato il Consejo Nacional de Estupefacientes della Colombia, che ha autorizzato la Polizia nazionale ad effettuare fumigazioni. Le fumigazioni avverranno soltanto via terra, e non più per via aerea come accadeva in passato. Le fumigazioni da aereo sono state sospese un anno fa. Nel 2008 l’Ecuador aveva presentato alla Corte Internazionale di Giustizia dell’Aia una denuncia contro la Colombia per le fumigazioni di glifosato usate nel periodo 2000-2007. Secondo l’Ecuador la sostanza chimica era penetrata nel territorio dell’Ecuador causando danni ai terreni del paese.
Il glifosato è un erbicida ampiamente utilizzato nel mondo. Commercializzato dalla Monsanto con il nome di Roundup negli anni ’70, dal 2000 viene venduto anche da altri marchi – sebbene la Monsanto continui ad esserne il produttore principale. Negli ultimi anni l’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) ha definito il glifosato “probabilmente cancerogeno per gli esseri umani“. Una recente proposta della Commissione Europea limita a 9 anni il rinnovo dell’autorizzazione dell’uso del glifosato.
Il governo di El Salvador ha messo al bando questo erbicida nel 2013 e l’Olanda ne ha proibito la vendita come prodotto per il giardinaggio casalingo. I movimenti ambientalisti ed ecologisti portano avanti da molti anni una battaglia per mettere al bando questo potente erbicida, sia per i suoi effetti sulla salute umana ed animale, sia per l’aggressività di questo agente chimico che contamina acquiferi e suoli per lungo tempo. Infine, trattandosi di un erbicida totale (uccide tutte le piante in modo non selettivo) è una minaccia alla biodiversità. Sono stati confermati anche effetti negativi sulla flora acquatica.
Secondo le autorità colombiane l’utilizzo del glifosato è necessario visto l’aumento delle coltivazioni illegali di coca.