Donazione di altri 12 Defibrillatori: Grottaglie diventa la prima Città Cardioprotetta di Puglia

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Lunedi 30 Maggio verranno donati altri 12 defibrillatori alla città di Grottaglie (Ta) che diventerà così la prima città cardioprotetta di tutta la Puglia, ponendosi addirittura ai vertici nazionali in fatto di cardioprotezione. La donazione avverrà alle ore 10:30 ad opera dell’associazione Medici per San Ciro Onlus che continua nella sua incessante opera di “cardio-protezione” di Grottaglie mentre alle ore 16 dello stesso giorno, presso il Castello Episcopio, si terrà il corso certificato di formazione all’utilizzo del defibrillatore BLSD PAD. La salute è un aspetto primario della vita e salvaguardarla è peculiarità di una società civile per questo l’associazione Medici per San Ciro Onlus di Grottaglie pone molta attenzione a questa tutela e continua l’opera di donazione di defibrillatori (DAE) alle scuole e l’installazione nei luoghi pubblici, compresa la formazione al loro utilizzo dei cittadini a cui vanno i ringraziamenti per la solidarietà che hanno dimostrato con le donazioni del 5 x 1000.

Lunedi 30 Maggio 2016, alle ore 10.30, in Piazza Principe di Piemonte, a Grottaglie, verranno donati ben 6 DAE alle scuole in modo che tutti gli istituti potranno essere cardioprotetti e ben altri 6 DAE verranno posizionati in alcune piazze di Grottaglie: in tutto una donazione di ben 12 DAE con totem e teche per alloggiarle. La manifestazione di consegna da parte del Presidente della Onlus Dott. Salvatore Lenti e di tutti i soci della Associazione avverrà alla presenza del Sindaco di Grottaglie Avv. Ciro Alabrese, del Direttore Generale della ASL Taranto Dott. Stefano Rossi, del Vice Primario del Sistema 118 Taranto Dott. De Stratis, del Provveditore agli Studi di Taranto Dott. Cataldo Rusciano, di tutti i Presidi, Dirigenti, ragazzi e genitori delle scuole cittadine, delle Forze dell’Ordine locali.

Sono stati invitati anche i quattro candidati sindaci alle imminenti elezioni come impegno morale di affidamento di questi importanti dispositivi salvavita. È prevista la partecipazione di un testimone a cui un DAE ha salvato la vita al figlio. Nell’occasione della cerimonia verranno riconosciuti Soci Onorari dell’Associazione: Roberto Cifarelli, Vitaliano Mancini, Angelo Nuzzo e Massimo Quaranta per la particolare benemerenza dimostrata nei confronti dell’Associazione Medici per San Ciro Onlus e per l’alto valore morale di umanità nei confronti della comunità. I ragazzi delle scuole di Grottaglie, coordinati dai loro insegnanti, saranno protagonisti con saggi musicali e canori per rendere la cerimonia ancora più festante e gioiosa. Questa iniziativa segue le precedenti iniziative che hanno visto donare 4 Totem con DAE nelle piazze e 12 installati in luoghi pubblici e scuole. Dal 30 Maggio 2016 con ben 10 DAE nelle piazze pubbliche, 3 nelle vetture delle forze dell’Ordine, 2 in locali pubblici e 13 nelle scuole con in tutto ben 28 DAE la Città di Grottaglie diventa la prima Città Cardioprotetta della Puglia e inizia a rappresentare anche nel panorama italiano un buon punto di riferimento. Ogni luogo sarà indicato da un cartello verde con il simbolo della presenza del DAE in modo da renderlo visibile a tutti. Inoltre, sempre grazie agli istruttori soci della nostra Onlus, Pino Castellana, Dora Chimenti, Lea Galeone e Annamaria Notaristefano, sono stati formati ben 979 cittadini all’utilizzo del DAE, veri e propri angeli del soccorso e a Giugno ci saranno altri corsi che ci permetteranno di superate abbondantemente il numero di 1000.

Il Dott. Salvatore Lenti, nell’esprimere la soddisfazione da parte dell’associazione Medici per San Ciro Onlus per aver portato a termine un progetto così importante e ringraziando la solidarietà della gente attraverso il loro 5 x 1000, ha rilasciato una dichiarazione sull’importanza del DAE e della formazione al loro utilizzo: “La lotta contro la morte per arresto cardiaco improvviso è l’emergenza cardiovascolare più diffusa nei Paesi industrializzati ed è tra le prime due cause di decesso al mondo insieme ai tumori. Ogni giorno in Italia 200 persone vengono mediamente colpite da arresto cardiaco. A causarlo è la fibrillazione ventricolare, fenomeno che puo’ essere interrotto attraverso uno shock elettrico, una defibrillazione precoce sul torace della persona colpita dal malore. L’efficacia della defibrillazione è strettamente correlata al tempo d’intervento. Secondo gli ultimi studi della comunità scientifica, il tempo massimo non dovrebbe superare i tre minuti dopo un arresto cardiocircolatorio. Il massaggio cardiaco, da solo, non è sufficiente a riportare il cuore alla normalità e per aumentare la speranza di sopravvivenza è fondamentale intervenire il più velocemente possibile con un defibrillatore. Per ogni minuto che scorre, si abbassa del 10% il tasso di sopravvivenza. È da queste premesse che nasce la vera e propria esigenza – perché non si tratta più solo di eventualità possibile – di un sistema d’emergenza territoriale diffuso, strutturato secondo il modello di una “catena di sopravvivenza”, in grado di consentire una rianimazione cardiocircolatoria precoce.

In quest’ambito, s’inserisce il DAE, strumento essenziale nella lotta contro la morte da arresto cardiaco improvviso. Il DAE, infatti, è in grado di interpretare il ritmo cardiaco con una sensibilità elevata (permette una precisione vicina al 100%) e consente una veloce defibrillazione semiautomatica solo in caso di necessità, scongiurando l’avvio di impulsi elettrici se non strettamente necessari. Uno dei punti di forza di questo strumento è la sua facilità d’uso, in grado di renderlo utilizzabile anche da personale non medico. Di fatto, un defibrillatore a portata di mano amplia a dismisura la rete dei possibili soccorritori, in attesa dell’arrivo del personale sanitario professionista. È poi da sottolineare che l’arresto cardiaco, sui luoghi di lavoro, miete 98 vittime in più degli incendi. A dirlo sono le statistiche ma, come se i numeri non contassero, resta un nodo cruciale da sciogliere: gli estintori sono giustamente presenti nei luoghi di lavoro e nei punti di aggregazione, al contrario dei defibrillatori. Viene da chiedersi il perché, considerando che “cardio-proteggere” un’area o un evento – attraverso la sistemazione di un defibrillatore in un punto strategico – significa diminuire drasticamente i rischi di morte per arresto cardiaco. Ecco perché è importante dotare i luoghi pubblici ad alta concentrazione di questo dispositivo d’emergenza. L’augurio è che la tendenza continui e si espanda a un numero sempre maggiore di persone perché donare un defibrillatore è un atto di grande civiltà: non solo ci può salvare la vita ma ci fa sentire comunità, più vicini e solidali. Grazie cari concittadini di Grottaglie da parte mia e di Medici per San Ciro Onlus”.

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