Erbe spontanee: dall’ortica alla borragine, tutti i benefici e i consigli per riconoscerle e consumarle

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Con l’arrivo della primavera e l’estate dietro l’angolo, non mancano lunghe passeggiate in campagna o al mare. Anche per i meno esperti nel riconoscimento botanico è una meravigliosa opportunità, basta sapersi organizzare con un paio di forbici, una guida botanica e un cestino per regalarsi la gioia di cogliere da soli, certo con un po’ di insicurezza, le nostre erbe spontanee. Non è solo un modo magnifico per approcciarsi alla conoscenza ma è anche molto utile quando si cresce perché si comprende che la natura non è fatta solo da quelle 10 varietà tra frutta e verdura che vengono coltivate in tutto il mondo a scopo commerciale ma che là fuori tra prati e campi c’è tutta una varietà di specie ricche e molto più adattate di quello che invece noi immaginiamo.

CICORIA-SELVATICALa cicoria vera, è una pianta che viene raccolta prima della fioritura, è comunissima in pianura. Della cicoria si mangiano sia le foglie, cotte e crude, sia i germogli in insalata, di cui si preparano le tipiche “puntarelle alla romana”. Impossibile poi non sapere che la radice era usata un tempo per preparare una bevanda, ottimo sostituto del caffè. Come nel caso di altre erbe amare utilizzate per il consumo alimentare, proprio per via del suo sapore ben distinto e delle sostanze in essa contenute, alla cicoria vengono attribuite proprietà depurative e disintossicanti, con particolare riferimento alle radici, che sarebbero in grado di stimolare l’attività del fegato e dei reni.

Lcarota_selvatica_parta carota selvatica  fiorisce in estate ed è molto comune soprattutto in luoghi pietrosi ed spesso presente in grandi distese. Si mangia sia la radice a fittone che le foglie, sia crude in insalata che aggiunte a zuppe o minestre. E’ bene quindi se si sceglie di raccoglierne le radici lasciare sempre qualche piantina nella zona conservandone così la sua presenza sul territorio. Nel  Daucus sono state segnalate numerose sostanze: acetone, asarone, colina, etanolo, acido formico, saccarosio, glucosio, glutatione, asparagina, Carotene, vitamine B1, B2, C, PP, E, D. La pianta contiene inoltre glucidi, provitamina A, vitamina B e C, sali minerali e pectine.

taraxacum-officinaleLe foglie amarognole del tarassaco o dente di leone, ad alto contenuto di ferro sono commestibili e ottime. Le rosette delle foglie basali si mangiano cotte e condite con un goccio di olio evo. Con le sue proprietà depurative e antinfiammatorie, è un ottimo alleato nella cura delle malattie legate al fegato. Ha proprietà diuretiche della droga, di tali proprietà sono responsabili i flavonoidi e in parte i sali di potassio, che stimolano la diuresi favorendo l’eliminazione dei liquidi in eccesso.

orticaForse la pianta più comune in orti e prati è l’ortica, a ridosso di muri ed in zone molto assolate, fiorisce in estate. Il suo sapore ricorda gli spinaci, ha un alto contenuto di vitamina C, ferro, mucillagini è utilizzata in caso di anemia, cistite, anemia e diarrea; va consumata cotte in insalata, o aggiunta a zuppe o minestre o anche usata per ripieni di ravioli o in farinate e frittate. La pianta possiede anche proprietà vasocostrittrice ed emostatica, quindi è impiegata specialmente nei casi di emorragie nasali e uterine. È utilissima inoltre per le donne che soffrono di mestruazioni abbondanti.

Lborraginea borragine è una specie annuale che vive lungo i margini delle strade di campagna e dei campi non coltivati. Si usa tutta la pianta, le foglie più tenere si raccolgono prima della fioritura e si mangiano lessate e condite, oppure crude in insalata o ancora usate in risotti, ravioli, farinate o frittate oppure le più grandi intere impanate e fritte. I fiori di borragine si raccolgono insieme ai nuovi germogli e vengono impiegati crudi per insalate miste o per decorare i piatti. I suoi semi sono ricchi di acidi grassi polinsaturi e sono utilizzati per le loro proprietà antinfiammatorie e protettive del sistema cardiovascolare.

pratolineLe margheritine pratoline sono comunissime, si utilizzano le foglie più tenere, raccolte prima della fioritura, nelle insalate o nei minestroni, unite alle altre verdure. I fiori di margheritina stimolano la diuresi ed hanno un’ azione disintossicante: per potenziarne le proprietà depurative l’ideale è miscelarli ad altre piante spontanee come tarassaco, ortica e cicoria. I fiori tubolari contengono saponine, oli essenziali, sostanze amare, tannini e mucillagini. Nelle infiorescenze, come in altre varietà della famiglia delle Asteraceae, è contenuta  l’apigenina-7-glucoside, con proprietà spasmolitiche.

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