Lo stress ossidativo annovera tra i suoi sintomi una vasta gamma di malattie e problemi di salute anche grave. Molti di noi non sano neanche cosa sia lo stress ossidativo; lo stress ossidativo non è altro che una conseguenza dell’attacco dei radicali liberi all’interno dell’organismo, delle molecole di ossigeno instabile che, perennemente alla ricerca di un altro elettrone a cui fondersi, inizia ad affliggere i tessuti cellulari del corpo portando diversi danni nella loro struttura. Le lesioni causate da questi radicali liberi sono conosciute come stress ossidativo, e purtroppo molto spesso queste possono essere dei chiari campanelli d’allarme di altre malattie o forme patologiche di problemi ben più gravi per la propria salute quotidiana.
Un livello elevato di stress ossidativo è pericoloso per salute e benessere. Lo stress ossidativo è infatti uno dei fattori che entrano in gioco nel processo di invecchiamento. Secondo studi scientifici, fra gli alleati naturali nella lotta contro l’invecchiamento sono inclusi i frutti a bacca contenenti i polifenoli antocianine e delfinidine, come le bacche di Aristotelia chilensis, specie nativa del Cile comunemente nota come Maqui. Uno studio ha previsto che i 42 partecipanti, tutti di età compresa tra i 45 e i 65 anni, assumessero per via orale dell’estratto Maqui RX polifenoli o un placebo, senza sapere quale dei due stessero assumendo. La somministrazione è durata per 4 settimane, e ha previsto 3 assunzioni al giorno. L’estratto Maqui RX polifenoli apportava 162 mg di antocianine.
Durante l’intero studio sono stati valutati i livelli di LDL ossidate nel sangue e i prodotti della degradazione ossidativa nelle urine. E’ stato così scoperto che l’assunzione di estratto di Maqui è associata a una riduzione dell’ossidazione delle LDL e a livelli inferiori di stress ossidativo. Secondo i ricercatori l’effetto è mediato dalle antocianine, la cui assunzione potrebbe quindi aiutare a proteggere la salute e a contrastare le conseguenze dell’invecchiamento, incluse le malattie ad esso tipicamente associate.
Giovanni Scapagnini, medico e neuroscienziato, professore associato di Biochimica Clinica presso il Dipartimento di Medicina dell’Università del Molise, a capo della ricerca, ha aggiunto: «La presenza dei polifenoli induce nella cellula un meccanismo di difesa. Si tratta di un’attivazione che aumenta le capacità di sopravvivenza della cellula, a prescindere da quello che sta succedendo. Ad esempio quando prendiamo il sole esponiamo le cellule ai raggi UV. Esse attivano un meccanismo di difesa poiché l’irraggiamento è un fattore fortemente stressante. L’adattamento è pertanto innescato come risposta a una situazione dannosa. Con i polifenoli, invece, l’adattamento avviene senza che ci sia una condizione negativa a monte. C’è una situazione adattiva che avviene nel tempo nel nostro sistema a prescindere dagli stress. Questo è estremamente interessante in contesti in cui si producono molti radicali liberi, come ad esempio per l’attività sportiva».