Le ricerche di Yamato, il bambino giapponese di 7 anni abbandonato in un bosco per punizione dai genitori sabato scorso, non hanno portato a nulla. 120 uomini tra poliziotti e vigili del fuoco stanno setacciando un’area di 5 chilometri quadrati nella zona montuosa popolata da orsi in cui si sono perse le tracce del piccolo, e dove di notte le temperature scendono a 7 gradi. Oggi, tra l’altro, sono previste piogge. Il padre del bambino, Yamato Tanooka, si è scusato pubblicamente in televisione. “Sono affranto per la sorte del mio bambino e per aver causato problemi a tanta gente“, ha dichiarato.
Il bambino è stato fatto scendere dall’auto dai genitori durante un viaggio sul monte Komagatake, nell’isola di Hokkaido, a quanto pare perché lanciava sassi contro altre automobili. Secondo quanto raccontato dai genitori il piccolo ha tentato di rincorrere il veicolo per tornare a bordo, ma loro hanno proseguito, tornando indietro dopo pochi minuti, senza però ritrovarlo. “Volevo solo punirlo, spaventarlo per un po’“, ha dichiarato il padre, 44enne. I genitori hanno denunciato la scomparsa del figlio solo dopo qualche ora, e inizialmente hanno raccontato che il bambino si era perso mentre raccoglieva fiori nel bosco. Solo in seguito hanno ammesso di averlo abbandonato per punirlo. Il piccolo Yamato Tanooka, al momento della scomparsa, era vestito con jeans e t-shirt e non aveva con se né cibo né acqua.
Intanto sui social media infuriano le critiche contro la coppia. Un utente Twitter ha detto che non riusciva a capire perché avevano abbandonato il loro bambino in una foresta remota, anche se per poco tempo: “Sono un genitore anch’io, capisco la disciplina, ma così è troppo“. “Questa non è una punizione, ma è un abuso!“, si legge in un post, mentre un altro scrive “I genitori sono così stupidi, sono senza parole“.