Insetti, potrà sembrarvi curioso e altamente riprovevole, ma gli insetti saranno il cibo del futuro! Già largamente consumati nei paesi asiatici, questi piccoli amici risultano avere un elevatissimo pool di nutrienti.
Raggiungeremo circa 11 miliardi entro fine secolo, e a sfamare così tante persone non basteranno di certo bestiame e verdurine. Proprio per questo si stimolano gli occidentali ad iniziare ad inserire insetti nella normale dieta alimentare. Oggi nel mondo almeno 2 miliardi di persone mangiano insetti, Africa, Asia e America centrale.
Ma allora perché le lumache sono considerate prelibatezze, perché riusciamo a mangiare i crostacei che hanno sembianze simili nell’aspetto e invece i grilli fritti no? Molti sono gli esempi pratici di insetti presenti nei cibi occidentali che però, chissà come mai non catturano così tanto la nostra attenzione, uno è il casu marzu, un formaggio sardo ripieno di larve di mosca. Oppure il colorante derivato dall’omonimo parassita, l’E120cocciniglia, integrato nella sta grande maggioranza di succhi di frutta, yogurt, bibite, bevande, cioccolatini e persino salumi.
L’entomofagia, ovvero il consumo degli insetti da parte dell’uomo, ha catturato l’attenzione dei media, degli istituti di ricerca, dei cuochi ed altri operatori dell’industria alimentare, dei legislatori e agenzie che si occupano di agricoltura e alimentazione.
Vari sono i motivi per cuoi dovremmo considerare di integrare gli insetti e mangiare meno carne, essendo animali a carne freddo presentano un’alta conversione di tipo nutrizionale, gli insetti possono convertire 2 Kg di cibo in 1 Kg di massa, laddove un bovino necessita 8 Kg di cibo per produrre l’aumento di 1 Kg di peso corporeo.
Gli insetti saranno vantaggiosi non solo per il loro apporto nutrizionale ma anche per una questione ambientale: infatti il bestiame produce una quantità di gas serra allucinante, gli insetti infatti producono meno emissioni di metano e ammoniaca e possono essere utilizzati per scomporre i rifiuti, aiutando i processi di compostaggio.
Gli insetti possono nutrirsi di rifiuti organici come resti di cibo e prodotti umani, compost e liquami animali, e possono trasformarli in proteine di alta qualità a loro volta utilizzabili per l’alimentazione animale. Altra vantaggiosa caratteristica è che si nutrono di poca acqua e resistono maggiormente alla carenza rispetto ai bovini che invece ne necessitano in grande quantità.
Nutrirsi di insetti può essere vantaggioso per la salute, infatti l’apporto proteico che dona è paragonabile a quello di pesce e carne se non superiore. Usati come integratori proteici per i bambini sottonutriti in quanto molte specie contengono una quantità di acidi grassi sufficiente. Ricchi in fibre e micronutrienti quali rame, ferro, magnesio, manganese, fosforo, selenio e zinco.
L’allevamento di queste bestioline è semplicissimo, possono essere raccolti in natura e allevati in apposite teche, non servono alcun tipo d tecnologie, inoltre apportano all’economia vantaggi imprenditoriali in economie sviluppate, di transizione e in via di sviluppo. Possono essere venduti interi oppure trasformati in impasti o farine o ancora estrarre le loro proteine e utilizzarle a parte.
Tra i più gettonati troviamo le locuste, le cavallette e i grilli, si trovano ovunque, sono facili da catturare e hanno un sapore che si sposa con tutto. Le formiche, simili come sapore alle noccioline, mentre le larve avrebbero un sapore più piccante. Molto usate le sue uova, “il caviale di insetti” bollite o fritte nel burro si mangiano nei tacos o con le tortillas. I colombiani le preferiscono tostate come i popcorn.
Il baco da seta ha sentori prettamente erbacei, si presenta croccante nonostante alla vista sembri molliccio. In Giappone si raccolgono le uova di vespe o api per cuocerle in salsa di soia e mangiarle come snack croccante.
Buon appetito!