Leonessa riscopre il suo passato con il Palio del Velluto

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Rievocazioni storiche, spettacoli di fuoco, musici, giullari e ricette rinascimentali da gustare nelle caratteristiche taverne. Il tutto animato dall’accesa rivalità fra i Sesti, le sei contrade che compongono Leonessa, il grazioso borgo reatino fondato nel 12178 da Carlo d’Angiò. Dal 24 al 29 giugno il paese apre le sue porte per la ventesima edizione dell’era moderna del “Palio del Velluto”, una tradizione che affonda le sue radici nel lontano 1464 e che per 114 anni stimolò a tal punto l’antagonismo fra gli abitanti del posto da costringere Margarita d’Austria – la figlia di Carlo V a cui la manifestazione è dedicata – a sospenderlo. Pochi lo sanno, ma con le sue 38 frazioni che difendono fieramente la propria identità, Leonessa è una sorta di piccola Siena nel cuore del Lazio che ogni anno torna a ribollire di passione per la conquista del Palio: e così anche quest’anno i Sesti di Corno, Forcamelone, Poggio, Croce, Terzone e Torre si sfideranno nei caratteristici giochi della “palla grossa”, della “gara del pane” e della “giostra del velluto” per la conquista dell’antico stendardo che per un anno intero sarà esibito dalla contrada vincitrice.

Intorno a queste divertenti e spettacolari gare, prenderà vita un evento che rappresenta un vero e proprio tuffo all’indietro nel passato che vedrà protagonisti dame, cavalieri e fanti, con esibizioni di falconeria, spettacoli del fuoco, trombonieri e archibugieri. Fra i momenti più attesi, lo spettacolare corteo storico-allegorico con oltre 600 figuranti in costumi d’epoca, che sfilerà sabato 25 giugno illuminato dalla luce delle fiaccole e il pomeriggio successivo alla presenza di Margherita d’Austria, interpretata dalla “Madonna” del Sesto vincitore. In occasione del Palio, inoltre, si batterà moneta: nelle 6 taverne aperte per l’occasione – che proporranno particolarissime ricette  rinascimentali e piatti tipici della tradizione locale – si potrà pagare solo con il carlino: nel centro storico saranno aperti i banchi del cambiavalute dove si potranno convertire gli euro in carlini, unica moneta spendibile nelle taverne. Delizie da gustare mentre la  competizione entrerà nel vivo con il torneo della “palla grossa”, un gioco simile al calcio storico fiorentino, con la “gara del pane” che vedrà sfidarsi sei dame lungo un percorso ad ostacoli con una tavola e sei pagnotte da un chilo ciascuna sulla testa, oppure  con la classica “giostra del velluto”, il torneo equestre tra i cavalieri dei Sesti.

Per chi volesse trascorrere qualche ora in più da queste parti Leonessa, grazioso borgo montano con un impianto urbanistico di origine medievale, ha mantenuto intatti monumenti di grande interesse. E’ il caso della Fontana Farnesiana, risalente al XVI Secolo, che impreziosisce piazza 7 Aprile 1944 in corrispondenza del Palazzo Comunale; e ancora della Chiesa di Santa Maria della Visitazione, con la sua splendida cappella affrescata, e di quella di San Matteo. Adagiata a ben mille metri, in un’ampia conca all’interno degli Appennini al confine tra Lazio, Umbria e Abruzzo, Leonessa offre agli appassionati delle gite all’aria aperta la possibilità di effettuare splendide escursioni nel complesso del Terminillo e dal 24 al 29 giugno indosserà il suo “abito” migliore alla riscoperta di un glorioso passato.

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