Ad una settimana dalla manifestazione organizzata dai camici bianchi in piazza Montecitorio per dire “No alla chiusura della Guardia Medica notturna” Associazione Consumatori Serenissima continua a sostenere la petizione diretta al Ministro della Salute per chiedere che venga respinta l’ipotesi di articolare l’assistenza medica territoriale dalle ore 8:00 a mezzanotte, lasciando quindi quale unica presenza notturna quella del servizio 118.
L’Associazione invita tutti i cittadini che non hanno ancora firmato la petizione a mettersi in contatto con la propria sede di Mestre dove sono disponibili i moduli in versione cartacea o a utilizzare direttamente la piattaforma delle petizioni “Change.org”: www.change.org/p/s%C3%AC-alla-guardia-medica-no-all-h16-bealorenzin dove ad oggi risultano registrati più di 12.000 sostenitori.
L’Associazione condivide l’allarme lanciato dai promotori della protesta secondo i quali nel caso in cui la Guardia Medica venisse abolita: «I medici 118 si troverebbero a svolgere, in contemporanea, due tipologie di servizio completamente diverse: i “codici rossi” di emergenza e le visite e prescrizioni per patologie minori. Questa situazione provocherà disfunzioni nell’assistenza medica molto gravi, con gli operatori stretti tra l’obbligo di intervento immediato in emergenza ed il pericolo di commettere omissione di soccorso se costretti ad interventi molto differiti nel tempo, sia nelle zone a notevole estensione territoriale, sia nei centri urbani ad alta intensità abitativa».
Laura Ferraioli, presidente di Associazione Consumatori Serenissima auspica che il Ministro della Salute Beatrice Lorenzin ascolti le ragioni di chi nei giorni scorsi è sceso in piazza: «Il numero delle firme raccolte sui moduli prestampati e sul sito change.org sta a testimoniare che vi è una reale preoccupazione tanto dei medici quanto dei cittadini per l’abolizione di un servizio che sino ad oggi ha rappresentato un importante punto di riferimento per tutti. Così come è inverosimile che i cittadini non accusino sintomi di alcun tipo dalla mezzanotte alla sei del mattino per non intasare i Pronto soccorso, non si può pretendere che il 118 o il pronto soccorso si facciano carico di un onere di lavoro a dir poco eccezionale laddove sinora questo carico è sempre stato diviso con i medici della Guardia Medica notturna. I cittadini vogliono poter dormire sonni tranquilli e per tale motivo la sanità deve offrire loro un’adeguata e pronta assistenza sia di giorno che di notte!».