Ha vissuto giorni di grande fermento l’imponente camera pulita dove sta prendendo forma il telescopio spaziale destinato a raccogliere il testimone dello storico Hubble. Stiamo parlando del James Webb Space Telescope (JWST), programma congiunto NASA–ESA–Canadian Space Agency (CSA), che torna agli onori della cronaca dopo aver fatto parlare di sé per l’installazione degli specchi rivestiti d’oro.
Il maestoso telescopio, progettato per essere il più potente mai lanciato prima d’ora e ospitato presso i laboratori del Goddard Space Flight Center della NASA, ha compiuto un ulteriore passo in avanti nel suo cammino verso l’inizio della missione, previsto per l’ottobre 2018 con il lancio dalla base di Kourou. Con precisione chirurgica – spiega l’ASI – il team di ingegneri e tecnici impegnati nella realizzazione di questo nuovo ‘esploratore’ spaziale ha provveduto ad installare nella struttura del JWST l’Integrated Science Instrument Module (ISIM), vale a dire l’intero ‘pacchetto’ di spettrografi e fotocamere che interagiranno con la luce raccolta dal grande specchio d’oro.
Il montaggio degli strumenti dell’ISIM, sottoposti in precedenza a lunghi test criogenici per simulare le condizioni estreme in cui il telescopio opererà, ha visto la squadra del programma impegnata in una complessa attività preparatoria che ha contemplato anche l’utilizzo di un modello degli strumenti. I dispositivi, montati in uno specifico alleggiamento nel retro del telescopio, sono stati realizzati negli Stati Uniti, in Europa e in Canada e rappresentano il ‘cuore pulsante’ del JWST oltre che anni e anni di lavoro per il team della missione. Ulteriori controlli attendono ora il Webb, che dovrà essere sottoposto a delle prove mirate a testare la resistenza dell’intero payload scientifico alle sollecitazioni del lancio.
Il telescopio spaziale, che deve il suo nome a James Webb (amministratore della NASA dal 1961 al 1968), sarà impegnato in un’intensa attività di ricerca che lo porterà a studiare ogni fase della storia dell’Universo, dai primi bagliori dopo il Big Bang alla formazione ed evoluzione di sistemi come quello Solare sino alle regioni dove nascono le stelle.