In moltissimi accusano questo disturbo così fastidioso che, alle volte, può rendere difficoltoso svolgere comuni attività quotidiane: si tratta delle palpitazioni, un problema che si manifesta, nella maggior parte dei casi, con battiti molto accelerati o semplicemente irregolari. Soltanto nei casi più rari le palpitazioni sono dovute ad un’aritmia cardiaca, ovvero un problema del ritmo o della frequenza del battito cardiaco che può essere sintomo di patologie gravi come infarti o insufficienza cardiaca. Nella maggior parte dei casi, al contrario, le palpitazioni non sono pericolose. Vediamo di capire perché si manifestano e quali sono i sintomi più comuni a cui sono collegate.
Cause scatenanti delle palpitazioni possono essere un’eccesso di attività fisica, fumo, alcol, l’assunzione di alcuni medicinali, alcune attività quotidiane e, in molti casi, situazioni di forte ansia e stress. Le sensazioni che si manifestano con le palpitazioni possono essere disparate e molto stressanti, in quanto chi ne soffre sente di essere prossimo ad un attacco cardiaco. In proposito, si va dalla nausea alla perdita dei sensi, dal senso di debolezza alla mancanza d’aria, dalle vertigini al dolore al petto. Tutti questi sintomi sono dovuti alla liberazione di un’ormone, l’adrenalina, tipica di situazioni che comprendono ansia e stress o la sensazione di trovarsi in procinto di un imminente pericolo. Non a caso, le palpitazioni sono anche una delle manifestazioni più frequenti degli attacchi di panico.
Quando le palpitazioni non sono collegate a patologie cardiache di una certa gravità, potrebbe essere utile adottare qualche accorgimento: innanzitutto, analizzare in maniera approfondita quali medicinali si stanno assumendo e il grado di possibile correlazione tra i due eventi e, ancora, venire a conoscenza della familiarità, ovvero sapere se ci sono casi in famiglia di individui che hanno già sofferto di ipertensione arteriosa o emorragie. Ancora, rinunciare a caffè e alcol potrebbe essere un primo passo per stare meglio, insieme a smettere di fumare. Quando le palpitazioni sono dovute a stati di ansia e stress, potrebbe essere utile vagliare la possibilità di iniziare a praticare tecniche di rilassamento, come quelle che sono alla base di yoga e meditazione. Il medico, inoltre, vi consiglierà certamente di annotare i ritmi cardiaci e in quali momenti si presentano le palpitazioni.
Nel momento in si presentano le palpitazioni, la prima cosa da fare è certamente quella di sedersi con i piedi ben piantati al pavimento, per poi iniziare a respirare lentamente e profondamente, permettendo all’addome di allargarsi durante l’inspirazione. Altre rimedi immediati per far fronte a questo fastidioso disturbo sono: la manovra di Valsalva, che consiste nel tapparsi il naso e chiudere la bocca, per poi espirare anche senza la possibilità di far uscire l’aria. In questo modo, la pressione nel torace stabilizzerà il ritmo cardiaco. Ancora, bere dell’acqua fredda o bagnarsi il viso con acqua gelata è un altro rimedio, secondo molti utilissimo. Infine, pare che anche tossire sia un rimedio utile per ridurre le palpitazioni.
È chiaro che, in quest’articolo, abbiamo trattato di sintomi e rimedi delle comuni palpitazioni, ma non tutti i casi sono identici: non bisogna infatti sottovalutare il problema nel caso si presenti in maniera frequente e violenta. In queste situazioni, è opportuno rivolgersi al proprio medico.