Montecristi, nel nord ovest della Repubblica Dominicana, è una delle città e province con importanti radici nella storia dominicana. Ha attrazioni storiche, risorse agricole e industriali uniche ed è una meta eco-turistica per via dell’abbondanza di risorse naturali, paesaggi unici, spiagge mozzafiato e varietà di flora e fauna. Quasi sconosciuta ai viaggiatori italiani per la mancanza di connessioni dirette è invece un altro paradiso tutto da scoprire.
Ecco dieci ragioni per visitarla!
– Ha nove aree protette e ospita il 40% della superficie di mangrovie del paese. El Morro, un promontorio roccioso sul mare alto 242 metri sul livello del mare, regala panorami unici, tra i quali un bosco secco subtropicale circondato da una fitta foresta di banchi di mangrovie che si può percorrere a piedi oppure via mare attraverso una rete di canali navigabili. E di grande bellezza è l’atollo di Cayo Arena (Paraíso), una lingua di sabbia nel mezzo dell’oceano con una barriera corallina in cui i turisti possono nuotare insieme a pesci addomesticati nel loro habitat naturale.
– Ha l’unico centro del Sale del paese molto suggestivo per i visitatori che possono anche assistere al processo di lavorazione di questo prezioso ingrediente ottenuto dall’acqua di mare.
– Ha la più grande barriera corallina del paese, che va da Manzanillo a Puerto Plata, come ad esempio Los Cayos de los Siete Hermanos (gli Isolotti dei Sette Fratelli) un gruppo di piccole isolette coralline dove fare snorkeling.
– Tra le isole caraibiche, la zona detiene il primo posto come destinazione privilegiata per la presenza di uccelli migratori ed è un paradiso per il birdwatching.
– È la culla degli Eroi della Restaurazione che sconfissero l’esercito spagnolo nel XIX secolo per l’indipendenza, pertanto si conservano importanti tracce della storia del paese.
– Conserva un grande tesoro d’archeologia subacquea con un record di 261 galeoni affondati lungo le sue coste. Il famigerato pirata Frances Drake usava infatti Montecristi come base per rifornire le proprie navi e nascondersi dalla flotta spagnola nel XVI secolo. Sia lui che gli altri pirati attaccarono innumerevoli navi spagnole, saccheggiandole e facendole affondare lungo le coste di Montecristi.
– La città custodisce un antico orologio di metallo pubblico, del XIX secolo, che segna ancora il tempo con un meccanismo manuale, costituendo un punto di riferimento del centro e una fitta rete di caratteristiche architetture del periodo vittoriano.