Quando la competizione della Coppa America ha fatto ritorno alle sue radici sul fiume Hudson, lo scorso 6-8 maggio 2016, l’eccellenza della ricerca di Fondazione CMCC e Stevens erano in mostra davanti a un pubblico internazionale.
Entrambe le finaliste della regata dello scorso week end – evento preliminare, concentrato in un solo giorno a causa delle condizioni meteorologiche sfavorevoli, a cui seguirà nel 2017 la XXXV edizione della Coppa America alle Bermuda – condividono infatti lo stesso particolare: entrambi i team si sono avvalsi dell’esperienza e delle competenze di un esperto dello Stevens Institute of Technology.
E tutte e sei le squadre in competizione, incluse le nuove partecipanti provenienti da Francia, Svezia e Giappone, si sono affidate alle previsioni giornaliere per vento e correnti generate dallo Stevens e disponibili grazie alla app NY SeaConditions realizzata dalla Fondazione CMCC.
“L’opportunità di fare previsioni per la competizione della Coppa America rappresenta uno speciale riconoscimento della ricerca di qualità che viene fatta allo Stevens” ha commentato Alan Blumberg, professore allo Stevens e direttore del Davidson Laboratory, che ha guardato la gara da vicino, dal Battery Park di New York.
È stata la stessa famiglia che ha fondato lo Stevens a istituire la Coppa America nel 1851, quando Edwin A. Stevens e suo fratello John Cox Stevens navigarono alla volta dell’Inghilterra per sfidare la royal navy in una regata attorno all’isola di Wight. La barca degli Stevens, America, ottenne la vittoria, e la coppa che essi riportarono indietro sul suolo americano ha finito per diventare il più antico trofeo sportivo internazionale e il più alto premio della vela.
Oltre al suo legame storico con la competizione di maggio sul fiume Hudson, lo Stevens ha fornito un supporto logistico essenziale, fornendo nel corso di tutto il fine settimana previsioni costantamente aggiornate sulle difficili condizioni del fiume.
L’evento si è svolto lungo un breve tratto del fiume, da nord di Wall Street fino alla riva di Jersey City. Il sistema di proprietà del Davidson Laboratory ha generato le sue previsioni con l’ausilio di un supercomputer dello Stevens dedicato. Blumberg ha presentato il sistema di previsioni specializzate alla commissione di gara, mentre il ricercatore del Davidson Nickitas Georgas coordinava gli aggiornamenti (4 volte al giorno) in collaborazione con il team della Fondazione CMCC, responsabile del mantenimento e dell’aggiornamento di NY SeaConditions, la app creata per lo Stevens in occasione dell’evento.
Applicazione consultata con regolarità prima e nel corso della gara dalle diverse squadre partecipanti.
“Il feedback che abbiamo ricevuto dai team in gara è stato eccellente”, ha dichiarato Blumberg, facendo notare come le previsioni dello Stevens siano così accurate e affidabili che il National Weather Service per le previsioni nel porto di New York rimandi adesso i suoi visitatori dal suo sito web direttamente a quello del NYHOPS dello Stevens.