È guarita in tempi record da una grave ferita per partecipare al tradizionale Carosello di Piazza di Siena “Championesse d’Or”, la cavalla del 4° Reggimento Carabinieri, curata con un medicamento ‘miracoloso’ nato nei laboratori di ricerca dell’ENEA. Domenica 29 maggio Championesse parteciperà alla spettacolare carica che conclude il Concorso ippico e il 6 giugno sarà alla Festa dell’Arma, un successo possibile grazie alla collaborazione in campo veterinario tra ENEA, istituzione nazionale di ricerca pubblica, e i reparti a cavallo dei Carabinieri; il ‘segreto’ della rapida guarigione di Championesse si chiama OneVet, l’unguento che è stato utilizzato positivamente anche per curare “Van de Rox”, altro cavallo protagonista a Piazza di Siena e alla Festa dell’Arma.
“L’unguento brevettato dall’ENEA è basato su una particolare composizione di iperico e olio di Neem ed è l’unico a livello mondiale in grado di controllare il cheloide, una patologia di difficile guarigione, tipica delle ferite equine – spiega Fiorella Carnevali, medico veterinario dell’ENEA inventore del brevetto insieme al collega biologo Andrew Van Der Esch – I risultati della ricerca sul trattamento di questo tipo di ferite sono stati pubblicati sulla rivista internazionale Journal of Animal and Veterinary Sciences e sulla rivista Giornale di Medicina Militare”.
Di razza Sella Italiano, nata nel 2005 e da sette anni protagonista delle grandi manifestazioni dei Carabinieri, la cavalla si era ferita gravemente durante una trasferta per un Carosello riportando una vasta esposizione dell’osso di uno stinco e del tendine estensore anteriore, una lesione che richiede più di un anno per cicatrizzare e che spesso comporta il pensionamento anticipato degli animali. Invece, dopo solo 5 mesi di cure, è tornata in campo e in perfetta salute.
“Quella di Championesse d’Or è un’esperienza emblematica della capacità terapeutica del brevetto ENEA. Si tratta di una innovazione assoluta che ha consentito la guarigione di una cinquantina di cavalli – sottolinea il Colonnello Veterinario dr. Marco Argentieri responsabile dell’infermeria quadrupedi del 4° Reggimento Carabinieri a cavallo. Championesse si è ferita il 23 settembre 2015, il 28 febbraio è guarita completamente, alla fine di gennaio ha ripreso gli allenamenti leggeri di riabilitazione e ai primi di aprile è tornata a pieno titolo ad allenarsi con gli altri 48 cavalli grigi e 48 cavalli di colore del carosello”.
OneVet si è dimostrato efficace anche per le infezioni da batteri multi-resistenti e nella cicatrizzazione delle lesioni di cani, gatti, pecore e capre. Inoltre, la rivista scientifica “Diseases of Aquatic Organisms” ha pubblicato i risultati positivi dell’utilizzo dell’unguento nella cura di gravi lesioni sulle tartarughe marine, frutto di una collaborazione tra ricercatori ENEA e Facoltà di Medicina Veterinaria di Bari.
L’unguento ha rappresentato un vero e proprio cambio di paradigma, tanto da essere commercializzato per uso umano con il nome di “1 Primary Wound Dressing” e impiegato in diverse strutture ospedaliere di Roma – tra cui il CTO – dimostrandosi molto efficace, rispetto alle terapie tradizionali, nella cura di ferite croniche (ulcere vascolari o piede diabetico), lesioni acute (anche da trauma), ustioni e amputazioni, anche pediatriche.
“La vera innovazione è che si tratta di un composto ‘all-in-one’ – aggiunge Fiorella Carnevali – che grazie alle sue proprietà cicatrizzanti, antibatteriche e immunomodulatorie, in grado cioè di regolare le funzioni del sistema immunitario, può sostituire disinfettanti, antibiotici e antinfiammatori dal momento del trauma, fino alla guarigione completa. Si tratta di un esempio virtuoso di come il trasferimento della ricerca scientifica può essere determinante in settori importanti come la cura della salute e in veterinaria”.