Arriva anche in Italia la quinta edizione del Food Revolution Day (20 maggio), l’iniziativa globale ideata nel 2012 dalla Jamie Oliver Foundation e promossa quest’anno in Italia dalla Fondazione Barilla Center for Food and Nutrition. L’appuntamento si preannuncia come una vera e propria “ola globale”, che con eventi e manifestazioni, farà il giro del mondo e attraverserà tutti i continenti per coinvolgere istituzioni e opinione pubblica e far crescere la consapevolezza dell’importanza dell’alimentazione e, soprattutto, dell’educazione al cibo sano e buono attraverso tre semplici gesti: cucinarlo, condividerlo, viverlo. Ma come riuscire a coniugare una cucina e dei gesti sani in grado di fare bene alla nostra salute ma anche al pianeta? La Fondazione BCFN ha stilato un semplice decalogo, 10 pratici consigli per contrastare l’obesità e salvaguardare il pianeta.
Che il problema della corretta alimentazione riguardi tutti, anche i Paesi più industrializzati, sono ormai i dati a confermarcelo. Pensiamo, ad esempio, al problema dell’obesità. In tutto il mondo sono circa 42 milioni i bambini in sovrappeso sotto i 5 anni di età, un problema che non risparmia certo neppure l’Europa. Nel vecchio Continente il sovrappeso riguarda circa il 16-22% dei bambini (11,8 – 16,3 milioni) mentre l’obesità ne colpisce il 4-6% (2,9 – 4,4 milioni) e neppure l’Italia è esclusa da questa situazione. Nel nostro Paese i bambini in sovrappeso sono il 20,9%, mentre quelli obesi sono il 9,8%[1]. Fattori questi che determinano condizioni di rischio per la salute e che abbassano la qualità della vita, portando al possibile sviluppo di patologie croniche, come il diabete, fin dalla giovane età. Rischi ancora più concreti se si considera che, differentemente da quanto avviene, ad esempio, in Svezia dove il 72% della popolazione svolge regolare attività fisica, in Italia si verifica solo per il 29% della popolazione, con un effetto di incidenza sullo sviluppo di patologie che ha ripercussioni sull’aspettativa di vita e sul costo della società per fronteggiarle.
Ma se tutti siamo consapevoli che una corretta alimentazione ha un impatto diretto sulla nostra salute, in pochi sanno che le nostre scelte alimentari impattano sull’ambiente in modo determinante, non meno dei trasporti, del riscaldamento degli edifici e dell’utilizzo di energia elettrica. Il cambiamento climatico al quale stiamo assistendo e che ci sta portando letteralmente a “divorare il pianeta” ha in quello che mangiamo e che mettiamo ogni giorno nel piatto uno degli elementi maggiormente inquinanti. Se consideriamo solo le emissioni di gas serra, ad esempio, scopriamo che è il cibo a dare il contributo maggiore al cambiamento climatico, con il 31% del totale, superando il riscaldamento (23,6%) e i trasporti (18,5%)[2]. Particolarmente rilevante è il consumo di carne, responsabile del 12% delle emissioni totali, mentre i prodotti lattiero-caseari contribuiscono per il 5%. Inoltre, dal 1990 a oggi, le emissioni di gas serra derivanti dall’agricoltura sono aumentate del 20% e raddoppiate dal 1960.
“Come Fondazione BCFN conosciamo e apprezziamo gli sforzi di Jamie Oliver per promuovere abitudini alimentari più sane e sostenibili. Siamo lieti di sostenere il Food Revolution Day che fa un gran lavoro per aumentare la consapevolezza sul cibo buono, sano e sostenibile. Il cibo è una questione molto seria e tutti noi possiamo fare la differenza con le nostre scelte quotidiane. Agiamo insieme – i politici, il mondo delle imprese e dei cittadini – per rendere il nostro sistema alimentare più sostenibile. Le decisioni che prenderemo nel corso dei prossimi anni determineranno il futuro del nostro pianeta” ha dichiarato Guido Barilla Presidente della Fondazione Barilla Center for Food and Nutrition.
Per aumentare la consapevolezza dell’impatto che le nostre scelte alimentari hanno sulla salute delle persone e sull’ambiente e promuovere stili di vista sempre più sostenibili, la Fondazione BCFN è impegnata nel coinvolgimento di istituzioni, produttori, famiglie, educatori, medici, nutrizionisti e mondo della ricerca scientifica. In questa direzione, la Fondazione BCFN suggerisce 10 semplici consigli pratici per adottare un’alimentazione equilibrata, rispettando il nostro Pianeta:
RISPETTARE LA NATURA E PRESERVARE LA SALUTE IN 10 SEMPLICI MOSSE. IL DECALOGO BCFN CI DICE COME SI FA
- L’educazione alimentare a scuola e in famiglia è fondamentale per diffondere sane abitudini tra bambini e adolescenti: promuovi e supporta campagne di sensibilizzazione!
- Modera il consumo di carne e scegli più spesso i legumi: è un bene per la tua salute e quella dell’ambiente.
- Dai più spazio agli alimenti della tradizione mediterranea come frutta, verdura, cereali integrali e olio extravergine di oliva.
- Limita il consumo di alimenti ricchi di grassi, sale e zucchero: dovrebbero essere solo un consumo occasionale.
- Movimenta la tua giornata. Inserisci l’attività fisica nella quotidianità: non solo spostandoti a piedi o salendo le scale, ma dedicando più tempo ad attività all’aria aperta!
- L’alimentazione dei più giovani è fortemente influenzata dall’ambiente in cui crescono: prediligi cibi sani, un ambiente domestico stimolante, coinvolgi i ragazzi nella spesa e nelle ricette!
- Non sprecare il cibo: controlla la data di scadenza, compra quello che ti serve, condividi le eccedenze.
- Mangiare bene conviene a tutti: un regime alimentare che si basa sui principi della dieta mediterranea e su alimenti freschi può tradursi in un risparmio economico.Sii un consumatore consapevole: informati sul percorso che il cibo ha fatto lungo la filiera alimentare, leggi bene le etichette, prediligendo, quando possibile, prodotti locali e di stagione. Riscopri la convivialità e il piacere a tavola. Prepara il cibo, scambialo, consumalo con altre persone, condividine il piacere.