Una spettacolare micro-eclissi di Sole, ecco il transito di Mercurio [VIDEO]

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Terminato ieri l’evento del 2016, il transito di Mercurio sul Sole. Grande partecipazione dei social media, per esempio su Twitter: sotto l’hashtag #MercuryTransit tantissimi utenti hanno pubblicando le foto catturate durante le dirette streaming o con appositi strumenti.

Ecco le immagini del transito catturate dallo spazio dal Solar Dynamics Observatory (SDO) della NASA, i cui “occhi” sono sempre puntati verso la nostra stella.

L’evento dell’anno

Credit: Coelum Astronomia
Credit: Coelum Astronomia

Non si dimentichi che il transito di Mercurio davanti al Sole si verifica 13-14 volte ogni secolo. L’evento si può verificare soltanto quanto il pianeta e la Terra si trovano nell’intersezione dei due piani orbitali, cosa che accade in due periodi dell’anno: a maggio (ad intervalli di 13 o 33 anni e Mercurio è vicino all’afelio) o a novembre (ogni 7, 13 o 33 anni, e Mercurio è vicino al perielio). L’ultimo transito osservabile dalla Terrà è stato l’8 novembre 2006, il prossimo sarà l’11 novembre 2019.

Un po’ di storia, tra Relatività e anomalie

mercurioIl primo transito di Mercurio fu previsto da Keplero, sulla base di accurati calcoli astronomici, e osservato il 7 novembre 1631 da Pierre Gassendi, scienziato e filosofo del ‘600. All’epoca della prima osservazione, si scoprì che Mercurio aveva una dimensione molto inferiore rispetto a quanto stimato in precedenza (circa 6 volte più piccola del previsto), tanto che Gassendi pensò inizialmente di aver osservato una macchia solare. Questo fenomeno è stato utile anche per confermare la teoria della relatività di Albert Einstein: quando questi elaborò la sua teoria individuò proprio nel piccolo pianeta un ottimo strumento per verificare le sue previsioni. Gli scienziati sapevano già dalla seconda metà dell’800 che l’orbita di Mercurio presentava anomalie rispetto a quanto previsto dalla teoria newtoniana ed Einstein dimostrò che era possibile spiegare la precessione dell’orbita di Mercurio (la variazione di orientamento nello spazio dell’ellisse tracciata dal pianeta nel suo cammino) partendo da effetti gravitazionali previsti dalla Teoria della Relatività Generale. I calcoli dello scienziato risultarono esatti, e questa misurazione rimane storicamente la prima prova sperimentale della sua Teoria.

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