Il mapping 3D sembra destinato a soppiantare forme di intrattenimento tradizionali come i fuochi d’artificio. L’indagine effettuata su un campione eterogeneo composto da agenzie di design, organizzatori di eventi, utenti finali e produttori commissionata da Panasonic e condotta dalla rivista inglese Installation Magazine dimostra che negli ultimi anni è cresciuto il numero di progetti di videomapping, al pari del fatturato generato. Tutti gli intervistati ritengono che questa crescita dipenda dal fatto che il pubblico sta diventando sempre più esigente e le aspettative sono sempre più alte. Il 75% degli intervistati percepisce positivamente l’uso del mapping 3D in sostituzione di tecniche tradizionali. Il videomapping ha una forte attrattiva verso i visitatori e questo genera un indotto interessante. La metà dei professionisti intervistati percepisce la tendenza dei propri clienti, per competere in un mercato sempre più affollato, a differenziare e specializzare sempre più il servizio e la performance, a seconda del contesto e dell’obiettivo – che sia quello di attrarre e stupire lo spettatore oppure quello di lanciare o pubblicizzare nuovi prodotti.“L’utilizzo di proiettori a laser ad alta luminosità, come il modello Panasonic PT-RZ31K da 28.000 ANSI lumen, – dichiara Hartmut Kulessa, European Projector Marketing Manager di Panasonic – consente di eliminare quasi completamente i sistemi di backup a caldo (hot-backup). Questo significa per le aziende la garanzia di offrire le migliori performance ai costi più vantaggiosi e favorirà un’ulteriore spinta per la diffusione degli eventi di mapping 3D, che saranno sempre più spettacolari nel prossimo futuro”.