Terremoto al Centro Italia, oltre 50 scosse tra Umbria e Lazio: è un’altra notte di paura

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Seconda notte consecutiva di paura tra Umbria e Lazio, tra le province di Terni e Viterbo e in modo particolare nei comuni a nord del lago di Bolsena dove alcune persone hanno deciso di trascorrere la notte in auto. La zona più colpita è quella dell’orvietano: l’epicentro delle scosse (oltre 50 nelle ultime 24 ore) è nel piccolo comune di Castel Giorgio. Fortunatamente solo tre scosse hanno avuto magnitudo significativa, superiore a 2.6: la prima, quella di ieri sera, è stata anche la più forte (magnitudo 4.1), seguita stamattina da una replica di magnitudo 3.4 alle 11:22 e stasera alle 22:31 un’altra replica di magnitudo 3.0 La situazione e’ “sotto controllo“, hanno comunque assicurato a fine giornata il prefetto di Terni Angela Pagliuca e il vicepresidente della Regione Fabio Paparelli, presenti sul posto.

terremoto centro italia 01Al momento momento il bilancio parla di cinque case inagibili a Castel Giorgio (una pero’ gia’ disabitata) e nove persone costrette a lasciarle. Nessun danno particolare invece per le strutture pubbliche, anche se le verifiche sono ancora in corso. Molte delle scosse sono state avvertite distintamente in tutto il comprensorio. A Orvieto – dove il Duomo non riportato danni – le scuole, inizialmente aperte dopo le verifiche statiche svolte di prima mattina, sono state prima evacuate poi chiuse precauzionalmente, anche per domani, dal sindaco Giuseppe Germani.

terremoto centro italiaDisposta la chiusura dei plessi scolastici anche a Fabro, Porano, Monteleone d’Orvieto e Allerona, comuni che si aggiungono cosi’ a quelli di Ficulle, Castel Viscardo e Castel Giorgio, dove le aule erano rimaste vuote per volonta’ dei sindaci anche questa mattina. E’ proprio a Castel Giorgio che la situazione e’ piu’ delicata. Una ventina in tutto le abitazioni sottoposte a verifiche accurate e cinque quelle risultate inagibili, altre 12 a Castel Viscardo: crepe ai muri, quadri, suppellettili, pezzi di solaio e di cornicioni caduti sono i danni e le lesioni riscontrate. Paparelli, dopo avere verificato la situazione in tutta l’area del sisma, ha riferito di avere trovato le famiglie evacuate “molto spaventate”. La preoccupazione e’ palpabile tra i cittadini, molti dei quali hanno preferito passare, dopo la nottata, anche la giornata il piu’ possibile in strada. “Abbiamo paura, siamo scioccati, il boato e la scossa sono stati forti, non li abbiamo mai sentiti cosi'” raccontano in molti, tra chi ha visto cadere i bicchieri dalle credenze o la sveglia dal comodino e chi ondeggiare il lampadario. Che l’ansia si sia diffusa lo dimostra il fatto che la Protezione civile di Orvieto, tramite il proprio profilo Facebook, ha diffuso una nota in cui precisa che sono “in circolazione voci infondate che preannunciano l’arrivo di scosse telluriche in orari precisi”. “Al fine di evitare fraintendimenti – continua il messaggio – si comunica che ad oggi nel mondo non esistono strumenti in grado di prevedere le scosse”. E anche il prefetto Pagliuca ha invitato ad affidarsi “solo a notizie verificate e reali”.

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