Delle 2000 strutture danneggiate dal sisma del 2012, 700 sono edifici religiosi. Al loro recupero ne sono stati destinati finora 230, il 22% delle risorse dedicate al ripristino delle opere pubbliche e dei beni culturali. Questi sono i dati registrati dalla Regione a Crevalcore al convegno “Comunita’ e ricostruzione: la Chiesa di Bologna a quattro anni dal sisma“, realizzato nel giorno del quarto anniversario delle prime scosse di quattro anni fa. Durante i lavori sono intervenuti il vescovo di Bologna, Monsignor Matteo Zuppi, il presidente della Regione e Commissario delegato alla ricostruzione, Stefano Bonaccini, il responsabile unico del procedimento dell’Arcidiocesi, Fabio Cristalli, il rappresentante del ministero dei Beni e attivita’ culturali, Francesco Eleuteri, e il direttore della struttura tecnica del Commissario delegato, Alfiero Moretti.
“Ora il nostro impegno e’ quello di velocizzare la realizzazione della parte piu’ complessa della ricostruzione del territorio colpito: i centri storici, anima e identita’ delle nostre comunita’. I centri storici, con i loro monumenti e con le chiese ferite dalle scosse“, ha sottolineato il presidente Bonaccini aprendo i lavori. “Per le chiese occorre sottolineare il grande impegno e la professionalita’ profuso da tutte le sei diocesi che si sono dotate di personale qualificato per poter soddisfare gli adempimenti tecnici e formali per l’esecuzione di tutti gli interventi di propria competenza. Alle risorse gia’ messe in campo, si aggiunge, e’ notizia di qualche giorno, l’impegno del Cipe di destinare al Ducato Estense oltre 70 milioni di euro che potranno essere utilizzati anche per i beni ecclesiastici delle zone colpite dal terremoto“. Per le chiese danneggiate dal sisma sono stati presentati progetti per 185 milioni. Si e’ lavorato insieme, nella fase emergenziale, individuando un primo lotto di interventi necessari a garantire la continuita’ di culto di tutte le comunita’ locali (almeno una per comune).
L’Arcidiocesi di Bologna e’ il soggetto attuatore di tutto il “cratere” che ha il maggior numero di interventi inseriti nei piani attuativi, 69 per 34 milioni: di questi sono stati gia’ presentati il 97% dei progetti per circa 33 milioni, di cui approvati 32 per circa 15 milioni di euro. Attualmente il livello di avanzamento della presentazione dei progetti inseriti nel Programma e’ pari all’84% del complessivo mentre il livello di avanzamento dell’approvazione dei progetti e’ pari al 48%.