Gli scienziati del Comitato scientifico consultivo del Segretario generale delle Nazioni Unite si sono riuniti a Trieste per riflettere ed evidenziare il ruolo che la scienza riveste per raggiungere gli obiettivi di sviluppo sostenibile fissati dalle Nazioni Unite alla fine del 2015. L’incontro è stato organizzato dal Governo italiano e da quattro organizzazioni internazionali che hanno sede a Trieste. L’Unsab, formato da 26 ricercatori e ricercatrici nel campo delle scienze naturali e sociali, e’ stato istituito nel 2013 da Ban Ki-moon “per integrare la scienza d’avanguardia nelle scelte di policy. Perche’ le decisioni tengano conto della migliore conoscenza disponibile“.
Sul fronte dei cambiamenti climatici, Carlos Nobre, segretario alle politiche di ricerca e sviluppo del Ministero di scienza e tecnologia del Brasile, ha sottolineato che “i rischi sono troppo seri e troppo ampi per non prenderli in considerazione. Ci sono molti limiti alla nostra capacita’ di adattamento ai cambiamenti climatici e non siamo troppo lontani da condizioni di temperatura e umidita’ tali per cui non potremo piu’ vivere all’esterno“. Ha spiegato che è fondamentale sviluppare misure adattative, ma anche ridurre le emissioni di CO2 nei prossimi 30 anni come stabilito dall’Accordo di Parigi. Il cibo è stato un altro tema caldo affrontato dagli esperti: “E’ un bisogno primario. Ma 800 milioni di persone nel mondo soffrono la fame e milioni di bambini sono malnutriti” ha ricordato Gebisa Ejeta, professore emerito di agronomia alla Purdue University e vincitore del World Food Prize 2009.
“Per poter nutrire la popolazione mondiale in crescita – ha aggiunto – dobbiamo incrementare la produzione agricola, ma in molti paesi poveri l’attivita’ agricola e’ ostacolata dalla difficolta’ di accedere e gestire al meglio le risorse. Solo con la scienza e la tecnologia potremo produrre e fornire cibo all’umanita’ e supportare i piccoli agricoltori. E’ importante investire in capitale umano, avere politiche a favore dell’istruzione, di un buon commercio solidale ed equo“. All’incontro era presente Fabiola Gianotti, direttrice generale del Cern e copresidente del meeting Unsab: “Le raccomandazioni saranno poi sintetizzate in una relazione finale che sara’ disponibile a tutti. I processi decisionali devono essere basati sull’evidenza scientifica e non su visioni miopi“, ha concluso.