Nobel in cattedra all’Humanitas University. Il bisofisico tedesco Erwin Neher, che nel 1991 ha vinto il massimo riconoscimento per la Medicina grazie ai suoi studi sulla comunicazione tra i neuroni, ha spiegato i segreti del dialogo fra le cellule nervose in una lecture presso l’ateneo di Rozzano. Nel 1976 lo scienziato ha inventato il ‘patch clamp’, strumento oggi utilizzato nei laboratori di tutto il mondo per studiare la fisiologia dei neuroni misurando le correnti che attraversano i canali ionici presenti sulle membrane cellulari.
Nella sua lezione ha illustrato gli aspetti presinaptici della neurotrasmissione, sottolineando l’importanza dei processi di plasticità a breve termine che agiscono sull’efficienza di rilascio di un neurotrasmettitore, causandone un aumento o una riduzione transitoria. Alterazioni dei processi di plasticità a breve termine sono stati descritti in malattie come la sindrome dell’X fragile, una delle più frequenti cause di ritardo mentale ereditario, e in altre patologie caratterizzate da disabilità intellettiva. “E’ una grande opportunità per gli studenti di Humanitas University poter interagire personalmente con il professor Neher che ha dato contributi essenziali allo studio della funzione sinaptica – commenta Michela Matteoli, responsabile del Programma di Neuroscienze in Humanitas e direttore dell’Istituto di Neuroscienze del Cnr – Il professor Neher non è solo un grande scienziato, ma è anche una persona speciale: sono sicura che sarà fonte di ispirazione scientifica e umana per i nostri studenti“.
L’incontro con il Nobel si inserisce nelle iniziative di Humanitas University, ateneo internazionale dedicato alle scienze della vita, che si propone di preparare i propri studenti per ogni percorso di carriera, nella clinica come nella ricerca, in Italia o all’estero.