Nel caso in cui la madre contragga il virus Zika, un feto è soggetto a un rischio di microcefalia che varia tra l’1 e il 13% nel corso del primo trimestre della gravidanza: è quanto emerge da una ricerca pubblicata sulla rivista medica New England Journal of Medicine, condotta dai ricercatori dei Centri americani per il controllo e la prevenzione delle malattie. La malformazione congenita sembra essere meno probabile se la madre contrae il virus dopo il primo trimestre di gravidanza.
Il dato è stato desunto da un modello matematico basato sulle statistiche delle infezioni da Zika e i casi di microcefalia nella Polinesia francese, dove nel 2013 si è registrata un’impennata dei casi, incrociate con i dati dello stato di Bahia in Brasile.