I vigili del fuoco di Firenze, che hanno coordinato l’intervento di primo soccorso, hanno consegnato questa mattina alla Procura un primo rapporto sulla voragine che ieri mattina si è aperta nel LUNGARNO Torrigiani, per una lunghezza di 200 metri e una larghezza di sette. L’informativa sarà depositata nell’ufficio del pm Gianni Tei, che conduce l’inchiesta. Ieri, subito dopo l’accaduto, il magistrato di turno ha aperto un fascicolo a modello 45, senza ipotesi di reato né indagati. Ora sulla base dei primi accertamenti, la Procura procederà all’ampliamento delle indagini per accertare eventuali responsabilità. Non si esclude che a breve possa partire un’inchiesta ipotizzando il reato di disastro colposo.
Il crollo “non è legato ad un problema di dissesto idrogeologico, ma ad una mancata manutenzione, una mancata organizzazione”. Lo dice Gian Vittorio Armani, presidente Anas, in un confronto, oggi a Roma, organizzato dal Cesi (Centro elettrotecnico sperimentale italiano) per parlare di infrastrutture viste come ‘telaio diagnostico’ per monitorare il territorio. “Spesso dopo un evento si cerca il colpevole- sottolinea Armani- ma la domanda giusta da farsi non e’ ‘di chi e’ la colpa?’, ma ‘perche’ e’ successo?’. Alla fine ogni evento- conclude- ha una sua storia che va analizzata“. Carotaggi nel terreno sono ora in corso sul lungarno Torrigiani, da parte dei tecnici del genio civile. Secondo quanto appreso, i carotaggi, che vengono effettuati a diverse decine di metri dal luogo della voragine, dovrebbero servire a saggiare la situazione del sottosuolo in quell’area. Tutta la zona, dove e’ in corso un sopralluogo del sindaco Dario Nardella, e’ transennata in attesa del completamento della messa in sicurezza prima di affrontare gli interventi di ripristino.