Il 19 giugno ricorrono 20 anni dalla tragica alluvione della Versilia, che interessò diversi comuni situati alle pendici delle Alpi Apuane, in Toscana. Un evento meteorologico estremo, con piogge intensissime, che causò la morte di 14 persone e gravi danni in un’area situata a cavallo fra le province di Lucca e Massa Carrara.
In poche ore caddero al suolo centinaia di millimetri di pioggia, con picchi record di oltre 400 mm; il quantitativo che normalmente cade nel giro di mesi. A Pomezzana il pluviometro locale misurò 470 mm.
I centri abitati più colpiti furono Cardoso (Stazzema) e Fornovolasco, entrambi situati in provincia di Lucca. Il primo venne spazzato dall’onda di piena violentissima del torrente Vezza, il secondo dal torrente Turrite di Gallicano. L’onda di piena fu fortissima e repentina, dovuta alle violentissime precipitazioni che si abbatterono sulle Alpi Apuane. Nella sola Cardoso si contarono 12 vittime.
L’evento fu ancora più disastroso per via dell’elevato trasporto di materiale solido dei torrenti: la violenza dell’acqua fu tale che i corsi d’acqua trascinarono circa 3 milioni di metri cubi di materiale rendendo l’onda di piena ancora più distruttiva.
Se la tragedia fu enorme nelle zone montane delle Alpi Apuane, anche a valle i danni furono ingenti. Infrastrutture, attività edilizie, strade e ferrovie, vennero interrotte per la grave alluvione.