Ambiente: argini fiumi monitorati in wireless

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Gli argini dei fiumi sono monitorati in wireless e questo riduce il rischio alluvioni. Il Veneto ha realizzato un intervento di ricostruzione e tuttavia – ha spiegato Tiziano Pinato, dipartimento Difesa del Suolo Regione Veneto -, le indagini georadar e in tomografia hanno evidenziato che esiste ancora un problema di infiltrazione che indebolisce l’argine che resta quindi sotto stretta osservazione“. “Una indagine che ci ha dato una ricostruzione tridimensionale dello stato di salute degli argini, rilevando temperature in profondita’ e presenza di acqua e che – ha detto – ci consente di avere i punti di criticita’ su cui intervenire come a monte di Ponte San Nicolo’ (Padova) dove e’ stata rilevata una infiltrazione, operando per tempo“. La necessita’ dell’applicazione delle piu’ moderne tecnologie per preservare gli argini dei fiumi e’ emersa a Venezia nella seconda giornata del Citizen Observatories for Water Management. Nel Modenese e’ stata introdotta la tecnologia Wireless Sensor Network.

Una stazione di monitoraggio multirischio – ha detto Guido Bernardi, Cae – raccoglie i dati di sensori disposti a maglia su tutto il tratto arginale consentendo di trasmettere in tempo reale dati relativi a temperature o movimenti a diverse profondita’. La centralina di monitoraggio funziona in ogni condizione: e’ alimentata con fotovoltaico e trasmette anche via radio, evitando cosi’ quelle interruzioni possibili nei casi di black out”.“Oggi si e’ dimostrato come la vicinanza tra Regione del Veneto, Consorzi di Bonifica, Auorita’ di Bacino e societa’ private come Cae – ha concluso il presidente Anbi Veneto, Giuseppe Romano – possa produrre, soprattutto in una fase di crisi economica come questa, ottimi risultati sul piano della sicurezza idrogeologica”.

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