Ambiente: in Emilia Romagna un progetto per dimezzare il tempo di lettura dei dati meteo

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Dimezzare i tempi di lettura dei dati rilevati dalla rete pluviometrica, che passeranno da trenta a 15 minuti, con la possibilita’ di effettuare interrogazioni ancora piu’ numerose su specifiche aree in caso di situazioni critiche. E’ l’obiettivo del progetto approvato dalla Giunta regionale che prevede un investimento di 688 mila euro, finanziato dal Dipartimento nazionale di Protezione civile. “Vogliamo rendere ancora piu’ veloce la raccolta di informazioni che sono fondamentali per fronteggiare eventi climatici intensi, come piogge estreme e di breve durata, sempre piu’ frequenti a causa dei processi di mutamento climatico in corso – spiega l’assessore regionale alla Difesa del suolo, Paola GazzoloLa sperimentazione, gia’ realizzata per il bacino del torrente Baganza, sara’ quindi estesa all’intero territorio regionale. Un passo avanti importante, che permettera’ di poter agire con ancora maggiore tempestivita’ anche per le allerte meteo e in caso di emergenza, quando la rapidita’ fa la differenza“.

La rete idropluviometrica dell’Emilia-Romagna è costituita da 500 stazioni elettroniche automatiche che vanno da Piacenza a Rimini e da due sistemi radar collocati a San Pietro Capofiume (Bologna) e Gattatico (Reggio Emilia). Gestito da Arpae-Simc (Agenzia prevenzione ambiente e energia- Servizio idro-meteo-clima), il sistema permette di raccogliere in tempo reale i dati meteoclimatici, come quelli relativi a temperatura e precipitazioni, ma anche i livelli idrometrici dei corsi d’acqua e le concentrazioni di pollini nell’aria.

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