Prosegue l’iter parlamentare sui provvedimenti relativi alla riforma delle Agenzie ambientali ed alla valorizzazione dei Piccoli Comuni. E’ Ermete Realacci, presidente della Commissione Ambiente Territorio e Lavori Pubblici della Camera, a riferire così il timing dei due testi di cui è primo firmatario. “Rafforzare il sistema dei controlli ambientali per un’Italia più trasparente, pulita ed efficiente. Questo lo scopo dalla riforma delle Agenzie ambientali il cui testo è stato varato oggi senza modifiche dalla Commissione Ambiente Territorio e Lavori Pubblici della Camera” spiega Realacci. “Ora – annuncia – è finalmente pronto per l’ultimo passaggio e sarà in Aula da lunedì 13 giugno per l’approvazione definitiva. Un risultato importante, frutto di un accordo generale fra i gruppi grazie al quale non sono stati accolti emendamenti, al fine di andare ad una rapida approvazione in assemblea. La legge era stata licenziata all’unanimità dalla Camera oltre due anni fa e lo scorso mese ha avuto il via libera del Senato“. Il testo, spiega, “nasce da una mia proposta di legge, unificata con quelle analoghe dei colleghi Bratti e De Rosa e mira a rafforzare, rendere trasparenti e uniformi su tutto il territorio nazionale i controlli ambientali per tutelare cittadini e ambiente, dare certezza a italiani e imprese, favorire un’economia pulita“. Insieme alla legge sugli ecoreati e al Collegato Ambientale, “questa riforma, di cui è relatore il collega Zaratti, rafforza le politiche ambientali del Paese” indica ancora Realacci. E c’è il via libera anche per la valorizzazione dei Piccoli Comuni. “Le Commissioni riunite Ambiente e Bilancio di Montecitorio hanno approvato il testo unificato per il sostegno e lo sviluppo dei nostri centri minori, che può dunque passare all’esame dell’Aula” annuncia Realacci aggiungendo che “sarà la conferenza dei capigruppo a stabilire la sua calendarizzazione che potrebbe essere già a luglio“. “Nato a partire da una mia proposta di legge e da quella analoga della collega Terzoni, questo testo, di cui sono relatori i colleghi Borghi, Iannuzzi e Misiani, – evidenzia il presidente della Commissione Ambiente e Lavori Pubblici della Camera – è un’opportunità per tutto il Paese per proporre un’idea di sviluppo che punta sui territori e che coniuga la cultura e i saperi tradizionali con l’innovazione, la diffusione delle tecnologie della comunicazione e la green economy. Per un’Italia che fa l’Italia e guarda al futuro“.