“L’industria cartaria fa economia circolare da sempre, da quando nel medioevo usava gli stracci. Oggi la carta è un tipico ‘bio-materiale’ prodotto da cellulose da foreste sostenibili con tante applicazioni, dal grafico, all’igiene, all’imballaggio, a quelle speciali, come il medicale e la meccanica“. Così Girolamo Marchi, neo-eletto presidente di Assocarta, in occasione dell’assemblea pubblica di Assocarta a Roma.
“Siamo parte di una filiera che solo in Italia fattura 31 miliardi di euro, con 200.000 addetti e 680.000 nell’indotto. La carta – aggiunge Marchi -è il prodotto più riciclato in Europa e nella raccolta cittadina, in Italia, la carta rappresenta il primo materiale in quantità (oltre 3 milioni di tonnellate nel 2015 su un totale di 6,3 milioni di tonnellate di carta raccolta) con un tasso di riciclo dell’80% nel settore dell’imballaggio“.
“Il settore cartario è energivoro – continua Marchi – il relativo costo incide fino al 40% ed oltre” e per questo “ha bisogno di un prezzo dell’energia competitivo“. AdnKronos