Berlusconi: per il medico curante dopo l’operazione non deve “ritornare a fare politica”

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Domattina alle 8 prenderà il via l’intervento al cuore di Silvio Berlusconi, ricoverato dallo scorso 7 giugno al San Raffaele di Milano in seguito a uno scompenso cardiaco. Ad operare sarà un’equipe guidata da Ottavio Alfieri, primario di cardiochirurgia, che sottoporrà l’ex premier alla sostituzione della valvola aortica. Un intervento che il medico curante di Berlusconi, Alberto Zangrillo, ha definito nei giorni scorsi “necessario e inevitabile“. “Ha rischiato di morire. E’ indispensabile agire“, aveva spiegato Zangrillo durante la conferenza stampa di giovedì scorso, quando è stata resa nota la gravità delle condizioni di salute di Berlusconi.

Dopo l’intervento, che dovrebbe durare circa quattro ore, il leader di Forza Italia resterà uno o due giorni in terapia intensiva e avrà bisogno di circa un mese di riabilitazione. Dopo  Zangrillo gli ha consigliato di “non ritornare a fare politica“. “Sono naturalmente preoccupato – ha affermato oggi dall’ospedale Berlusconi, in una nota – Ma sono stato molto confortato dalle tantissime dimostrazioni di stima, di sostegno e di affetto che mi sono pervenute da ogni parte, anche dai cosiddetti avversari politici. Che bella un’Italia così, in cui tutti si vogliono bene! A tutti un grazie riconoscente e un abbraccio affettuoso“.

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