Il voto pro-Brexit avrà anche effetti positivi, almeno per le casse pubbliche. L’uscita della Gran Bretagna dall’Ue fara’ infatti risparmiare a Italia e Francia il versamento di ingenti contributi annui, che nel 2014 sono stati pari a un miliardo di euro per Roma e 1,4 miliardi per Parigi. Secondo l’analisi elaborata da ‘Farm Europe, think tank’ di Bruxelles esperto di sfide dell’agroalimentare, nel 2014 Londra ha contribuito al bilancio Ue con 14,1 miliardi di euro, ma dopo la riduzione dell’assegno agricolo di sei miliardi di euro il suo contributo e’ sceso a 7,1 miliardi. Considerando poi che ”per ogni euro speso nella politica agricola, i britannici ne ritirano piu’ della meta’, ossia 0,57 centesimi, l’impatto della Brexit sul bilancio della Pac sarebbe limitato a meno del 5%, circa tre miliardi l’anno”. Secondo Farm Europe dal punto di vista finanziario l’uscita del Regno Unito dalla Pac, ”sarebbe perfettamente gestibile” solo se “da parte dell’Ue ci sia una reale volonta’ di intervenire con decisione contro la crisi che colpisce diversi settori (dal latte all’ortofrutta), anche in seguito all’embargo russo. Secondo Luc Vernet di Farm Europe, ”Bruxelles ha ancora dei margini finanziari importanti che gli permetterebbero di intervenire con un piano europeo contro la crisi”.