Brexit, la previsione funesta di Letta: “adesso Italia e Spagna pagheranno caro…”

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“In caso di instabilità, i due Paesi nel mirino sono la Spagna, che da sei mesi non ha un governo, e l’Italia, perché ha un debito pubblico enorme”. Lo dice Enrico Letta in un’intervista a La Stampa parlando delle conseguenze della Brexit. “Il problema principale è evitare di essere messi sotto esame. E l’unico modo per farlo è partecipare a un’iniziativa europea di rilancio della zona euro” sostiene l’ex premier e “bisogna soprattutto non perdere tempo. Vedo che sono già in programma alcuni vertici europei, mi sembrano buone iniziative”. “Se l’obiettivo dell’Europa sarà solo sopravvivere, si decomporrà pezzo a pezzo – avverte Letta -. La strada presa negli ultimi dieci anni ci sta portando verso un burrone: l’unica possibilità è un rilancio che rimetta al centro i cittadini anziché le banche e le istituzioni”. Secondo l’ex premier “bisogna partire da progetti concreti su tre grandi problemi di oggi. La disoccupazione giovanile, coinvolgendo un milione di giovani europei in un Erasmus pro, un anno di apprendistato finanziato dall’Europa. La questione migratoria, con una polizia di frontiera comune. E la sicurezza, con una Fbi europea. Bisogna agire subito: non possiamo aspettare le elezioni francesi e fra sedici mesi quelle tedesche, altrimenti non ritroviamo più nulla, bisogna agire subito dimostrando di aver capito la lezione”. Quanto al rischio che altri Paesi lascino la Ue Letta ritiene che non sia così scontato: “Potrebbero farsi tentare la Danimarca o la Svezia, ma penso che il caos di queste ore spaventerà molti”.

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