Brexit, quale futuro per le aree protette della Rete Natura 2000 nel Regno Unito?

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Nel giorno del Brexit le preoccupazioni si moltiplicano anche sul futuro delle politiche ambientali nel Regno Unito. Uno dei tanti aspetti su cui l’ex stato membro dell’Unione Europea dovrà decidere è cosa fare delle 924 aree naturali protette appartenenti  alla Rete Natura 2000, un network europeo di zone ad alto valore di biodiversità di cui si sono da poco festeggiati i 24 anni dalla sua istituzione.

Le aree protette potrebbero continuare ad esserlo, e semplicemente uscire dalla rete europea. Tuttavia queste riserve naturali non riceverebbero più fondi europei LIFE per progetti di conservazione, che dovrebbero essere finanziati dal Regno Unito. Inoltre il futuro di queste aree dipenderebbe dai futuri governi britannici e non più dalle decisioni del Parlamento Europeo. Governi senza una “cultura” della protezione ambientale potrebbero togliere fondi a questo importante netowrk di biodiversità.

Nel Regno Unito si trovano 924 aree protette da Natura 2000, l’8,5% del suo territorio.

Rete Natura 2000 è la più grande rete di riserve per protezione della biodiversità dell’Unione Europea. Si tratta della più grande rete di aree protette fra loro coordinate del mondo: oltre 27.000 spazi naturali protetti, che coprono il 18% del territorio dell’Unione Europea. Sono state istituite il 21 maggio del 1991 con la Direttiva europea 92/43/CEE (conosciuta come direttiva Habitat). L’obiettivo, preservare la biodiversità della flora, della fauna e degli habitat minacciati sia terrestri che marini, nei 28 paesi (da oggi 27) facenti parte dell’Unione Europea.

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