Consigli su come trasferirsi all’estero

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Gli anni recenti hanno registrato per il belpaese una diminuzione del dato dell’immigrazione dall’estero ed un aumento del tasso di emigrazione. I dati dell’Istat nel bilancio demografico nazionale del 2015 mostrano come circa 147mila persone, di cui 100 mila di nazionalità italiana, abbiano lasciato il nostro Paese per trasferirsi fuori dai confini nazionali, spesso per motivi di lavoro o di studio. Ma quali sono le problematiche e le difficoltà che deve affrontare chi decide di partire per un periodo di studio o lavoro all’estero? E quali sono le azioni necessarie per partire e vivere nel nuovo Paese in tranquillità?

Vediamole insieme.

  • Documenti necessari per entrare e/o risiedere nel Paese

Il primo problema da affrontare sarà quello burocratico legato alla compilazione di tutti i documenti necessari alla partenza e residenza nella nuova destinazione: passaporto, permessi di soggiorno, cartelle mediche, etc. Informatevi bene prima di partire su quale documentazione sia obbligatoria nel Paese d’arrivo, a maggior ragione se state per trasferirvi in uno Stato fuori dall’Unione Europea: i controlli saranno più severi e la burocrazia molto meno flessibile. Qui trovate una guida, diritti e doveri per gli italiani all’estero.

Un buon consiglio è quello, una volta presa la decisione definitiva, di preparare un piano d’azione per organizzare il periodo precedente alla partenza in modo da non tralasciare nessun passaggio.

  • Come organizzare il trasloco

Innanzitutto dovrete organizzare la spedizione dei vostri oggetti, pacchi e un eventuale trasloco in caso di lunga permanenza: cercate di farvi fare più preventivi diversi dai corrieri o dalle ditte specializzate in traslochi per valutare bene la soluzione migliore per le vostre esigenze. In questo caso possono rivelarsi utilissimi portali di comparazione di tariffe delle spedizioni come Packlink, in grado di mostrare le offerte ed i servizi dei principali corrieri nazionali ed internazionali, come UPS, Bartolini, TNT, SDA e Poste Italiane. Se il trasferimento è definitivo o prevedete di soggiornare all’estero per molti anni dovrete decidere cosa fare della vostra abitazione se ne siete i proprietari: venderla o affittarla fino al ritorno? A seconda della vostra scelta dovrete rivolgervi ad un’agenzia immobiliare e stabilire un prezzo minimo di vendita.

Sempre per quanto riguarda le pratiche burocratiche dovrete contattare la banca per discutere le condizioni di eventuali prestiti e mutui, comunicare alla scuola dei figli (se ne avete) il vostro trasferimento all’estero per avere un attestato del livello di studio conseguito e dovrete assicurarvi di essere in regola con vaccini e permessi obbligatori nel Paese di destinazione.

Se conoscete già la data di partenza, infine, il consiglio è quello di prendersi almeno sei mesi per organizzare tutto in largo anticipo e per curare con tranquillità la gestione delle proprietà, l’automobile, le assicurazioni, le spedizioni e il trasporto, le pratiche bancarie, le iscrizioni scolastiche e altro.

  • Una volta giunti a destinazione

La seconda questione da affrontare sarà quella dell’alloggio: è altamente sconsigliato affittare una casa su internet senza averla visitata per evitare spiacevoli sorprese, relative ad esempio a un riscaldamento malfunzionante, caldaie in pessime condizioni o infissi cadenti. Una buone soluzione è quella di inviare qualche familiare a vdedere l’alloggio o chiedere a qualcuno che già vive nella città di fare un sopralluogo al posto vostro. Una volta scelta la casa è preferibile iniziare con un periodo di affitto relativamente breve per avere la possibilità di recedere se dovessero intervenire ulteriori fattori di disturbo. Trascorso il primo periodo in affitto (6 mesi?) vi sarete fatti un’idea dei quartieri migliori in cui andare a vivere e del funzionamento delle agenzie immobiliari estere.

Una volta a destinazione valutate bene di appoggiarvi a un consulente locale per farvi aiutare a comprendere i meccanismi burocratici e legali del vostro nuovo Paese.

Risolta la questione alloggio dovrete aprire un conto corrente specifico per le vostre esigenze, dal momento che i trasferimenti internazionali di denaro sono in costante semplificazione e stanno diminuendo notevolmente i costi di gestione. Quasi tutti gli operatori bancari permettono di gestire il proprio conto tramite internet e molti con app per smartphone. A meno che non si tratti di un trasferimento definitivo, il consiglio è quello di lasciare comunque un conto aperto in Italia.

Se avete animali domestici, dovrete decidere se affidarli ad amici o familiari oppure portarli con voi. In questo caso dovrete informarvi sui regolamenti del Paese ospitante (il mio animale è accettato nel nuovo Paese? Va messo in quarantena per un periodo? Quanto costa?) sui metodi di trasporto (mezzo, regole di sicurezza e costi) e sui vaccini necessari all’accettazione dell’animale.

Come ultimo punto, se prevedete un soggiorno lungo, informatevi sulla patente di guida della vostra nuova residenza: è accettata quella che avete o dovrete prendere quella internazionale? Alcuni Paesi vi obbligheranno anche a fare test di guida con agenzie del posto per valutare la vostra preparazione. Informatevi al riguardo.

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