Sempre più drammatica la situazione in Europa centrale per il forte maltempo di questi ultimi giorni. Purtroppo si registrano almeno 5 morti a causa delle inondazioni che si è abbattuta su Francia e Germania. Nel sud della Baviera particolarmente colpito il centro di Simbach am Inn, dove almeno 3 persone sono decedute, poiché intrappolate nella loro abitazione. Un’altra è invece stata trovata morta vicino ad un torrente. Una vittima si registra anche in Francia una signora 86enne è annegata nella sua casa di Souppe-sur-Loing, solo un centinaio di chilometri a sud di Parigi. Decine le città in emergenza con le squadre di soccorso al lavoro per portare in salvo, con gli elicotteri, le persone rimaste bloccate.
Dopo giorni di forti piogge e temporali, anche particolarmente intensi, la situazione si fa sempre più critica fra il sud della Germania e in diverse regioni della Francia centro-settentrionali. Le abbondanti piogge cadute negli ultimi giorni, in maniera ininterrotta, hanno causato il drastico aumento della portata di molti fiumi e corsi d’acqua, giunti ai limiti di guardia.
Al momento la situazione più difficile la si riscontra proprio in Baviera, dove le forti piogge delle ultime ore hanno causato allagamenti e inondazioni, per l’esondazione di diversi fiumi, ingrossati dalle copiose precipitazioni. In molti comuni della Baviera meridionale è scattato lo stato di massima allerta.
A Markt Triftern, una scuola è stata completamente isolata dall’acqua e, secondo le autorità locali, i bambini presenti, circa 200, dovranno trascorrere lì la notte. Ma danni ed enormi disagi si stanno verificando anche a Simbach Am Inn, dove è stata evacuata persino la sede della polizia, e Tann, con case e edifici allagati. In altre città invece si teme per l’ulteriore aumento di portata di fiumi e laghi, già messi in sovraccarico dai continui e forti temporali di questi ultimi giorni.
Oltre ai fiumi in piena e ai conseguenti straripamenti le autorità bavaresi devono fare fronte anche al pericolo di frane e smottamenti che minacciano diversi centri abitati della bassa Baviera. Non va meglio nemmeno nella vicina Francia, duramente flagellata da piogge, rovesci e forti temporali. Gli occhi dei francesi ora sono tutti puntati sulla nuova piena della Senna che si è avvicinata ai 5 metri. Molti dipartimenti dell’Ile-de-France sono ancora in emergenza mentre molte stazioni della metro e della Rer sono stati chiusi. In tutto 500 persone sono state sfollate e sono in tutto 24.000 le case che sono rimaste senza elettricità.
Data la situazione, il governo francese dichiarerà, mercoledì prossimo al Consiglio dei ministri, lo stato di catastrofe naturale in Francia, come annuncia lo stesso presidente francese, Francois Hollande, intervenuto oggi al Congresso dei sindaci di Francia, spiegando che lo status sarà riconosciuto per le zone più colpite dalle inondazioni. Come capita sovente in questo determinato periodo dell’anno le intense e persistenti precipitazioni, divenute di carattere torrenziale, si sono manifestate in seguito ad un deciso blocco della circolazione atmosferica, avvenuto proprio nel cuore del vecchio continente. Gli attori sono sempre gli stessi.
Da un lato abbiamo un imponente promontorio anticiclonico di blocco, posizionato con i propri elementi principali sulla Russia europea, con in quota una modesta “avvezione di spessore” lungo il suo bordo più occidentale che crea massimi di geopotenziale in quota, capaci di arrestare il flusso perturbato principale, facendo deviare il ramo principale del “getto polare”, in modo brusco verso nord, fin quasi a raggiungere le latitudini polari.
Dall’altra parte, invece, troviamo una circolazione depressionaria extratropicale, che impattando lungo il margine occidentale di questo promontorio anticiclonico di blocco, impossibilitata ad evolvere verso levante, tende a rimanere semi-stazionaria per giorni su una determinata area geografica, apportando su questa condizioni di marcata instabilità atmosferica, con piogge e fenomeni temporaleschi piuttosto diffusi e frequenti nel tempo sulla suddetta area.
In tale contesto con figurativo la stessa circolazione depressionaria, isolandosi dal flusso perturbato principale, che tende a ricompattarsi lungo le medie-alte latitudini, si evolve rapidamente in “CUT-OFF” (vortice ciclonico chiuso in quota e pianamente autonomo) che stazionando sulle medesime aree tende a scaricare tutte le sue energie, sotto forma di precipitazioni particolarmente intense e persistenti, capaci di apportare significative criticità idrogeologiche su ampie porzioni di territori, regionali o nazionali.
Gli eventi alluvionali che in questi giorni stanno colpendo diverse regioni a cavallo fra la Baviera e il nord della Francia si stanno sviluppando proprio in una situazione di blocco atmosferico, indotto dalla presenza di un promontorio anticiclonico di blocco che dall’Europa orientale si distende fino al nord della Russia, convogliando su quest’ultima aria più calda sub-tropicale continentalizzata. Questa struttura anticiclonica impedisce la naturale evoluzione verso levante dei sistemi depressionari provenienti dall’Atlantico, arrestandoli e rendendoli semi-stazionari all’altezza dell’Europa centrale.
Una volta bloccata questa circolazione depressionaria, divenendo stazionaria, tende a dispensare piogge molto abbondanti fra Francia, Germania, Repubblica Ceca, Austria e Slovacchia, con le conseguenti inondazioni nelle aree interessate da queste precipitazioni incessanti.
Lo stazionare, sopra la Germania e la Francia, del sistema frontale, ormai totalmente occluso nei bassi strati, sta contribuendo ad arrecare precipitazioni persistenti, spesso a sfogo di rovescio o temporale. Fenomeni temporaleschi che purtroppo continueranno a persistere anche nei prossimi giorni, scaricando nuove precipitazioni che potranno risultare localmente abbondanti, specialmente tra Austria, Repubblica Ceca, Germania orientale e Polonia.