In riferimento agli incendi che stanno devastando Cefalù, gli investigatori stanno seguendo la pista dell’origine dolosa. Il commissariato della polizia di Stato, diretto da Manfredi Borsellino, ha chiesto anche l’intervento della scientifica. L’ipotesi che dietro i roghi ci sia un piano criminale nasce dal fatto che i focolai siano scoppiati contemporaneamente in diversi posti anche lontani. I piromani avrebbero scelto le condizioni più favorevoli per provocare danni maggiori.
“Può accadere che a Cefalù un incendio divampi ieri sera quando la temperatura era di 24 gradi? Perché in Sicilia gli incendi avvengono sempre di notte? Certo poi il caldo e il vento fanno il resto. Non ho le prove, ma sospetto che dietro i roghi di ieri sera ci siano mani criminali anche perché vengono colpite sempre le zone più pregevoli nella cintura dell’hinterland palermitano,” dichiara il presidente della Regione siciliana, Rosario Crocetta. “Non me lo toglie nessuno dalla testa che ci siano interessi speculativi dietro agli Incendi in determinate zone della Sicilia. Chi se la beve che a Cefalù l’incendio sia partito da solo? Chi se la beve che poi a seguire siano divampati altri incendi dappertutto“. “Ricordo che di recente la Regione ha licenziato decine di forestali con condanne per mafia o per avere appiccato Incendi. Mi fa orrore il pensiero che criminali siciliani possano incendiare parchi e boschi centenari“.
“All’autocombustione credono solo i bambini. E’ una favoletta. Soprattutto se si considera che ci sono state decine di Incendi contemporaneamente. Non e’ possibile che tutta l’Isola prenda fuoco per caso nello stesso momento,” dichiara il presidente dell’ente Parco dei Nebrodi Giuseppe Antoci, vittima nei mesi scorsi di un attentato. “Noi, qui al parco faremo la guerra ai piromani. Metteremo telecamere, controlleremo ogni centimetro e se se ne prendera’ qualcuno, ci costituiremo parte civile“. “Il territorio è stato massacrato. Io sono certo che ci sia dolo e so anche che sarà difficilissimo provarlo, perché usano mille tecniche diverse, alcune impossibili da smascherare come dare fuoco agli animali che, scappando, poi diffondono le fiamme“.