Villa Campolieto, una delle dimore nobiliari più prestigiose di epoca borbonica del “Miglio d’Oro“, ad Ercolano, in provincia di Napoli, ritornerà agli antichi splendori dopo il restauro che ne ha ricostruito minuziosamente ambienti e giardini. Ieri sera il concerto del maestro Salvatore Accardo e l’Orchestra da Camera Italiana nell’esedra, hanno inaugurato la nuova stagione del rinnovato spazio teatrale sulle note de “Le Quattro Stagioni” di Vivaldi. “E’ stata un’emozione straordinaria in una villa che visitavo quando ero bambino con i miei compagni di scuola – ha precisato Accardo al termine del concerto – Per me, originario di Torre del Greco, rivederla cosi’ bella e’ stata una grande emozione“.
La Villa, residenza vanvitelliana e centro per le arti, la cultura e lo spettacolo della Fondazione Ente Ville Vesuviane, edificata nel 1755 e nel 1763 riprogettata da Luigi Vanvitelli, fu presa in custodia e protetta dal degrado dall’Ente per le Ville Vesuviane oggi Fondazione, che la acquistò nel 1977 e la restaurò per la prima volta tra il 1978 e il 1984. Nel 2014, la Fondazione ha deliberato il secondo e recente restauro finanziato dal Mibact con fondi Poin. Oggi sono state ripristinate le facciate esterne ed interne, il giardino che circonda la dimora e sono state implementate le funzionalita’ del sito rinnovando l’illuminazione, il parcheggio e lo spazio teatrale nel palco e nella platea. “Recuperiamo uno spazio prestigioso – ha spiegato il sottosegretario ai beni culturali, Antimo Cesaro – che si arricchisce di una rappresentazione musicale di particolare rilevanza. Nei nostri territori abbiamo la ricchezza degli scavi archeologici, evidenze architettoniche che vengono restituite alla piena fruibilità ammodernando gli impianti e anche una narrazione che può essere il valore aggiunto, in questo caso la musica. Ma si può pensare anche all’enogastronomia e al turismo religioso. E’ tutto un sistema da mettere a frutto e, mi auguro, con ampie ricadute occupazionali per i giovani“.