La notte prima degli esami è vicina. Una nuova carica di maturandi sta per affrontare l’agognato esame di stato che per tutti rimarrà un ricordo indelebile.
Lo stress ha preso il sopravvento e la sensazione comune è quella di non riuscire più ad essere lucidi e concentrati. I ritmi di studio elevati influenzano in questi giorni lo stile di vita degli studenti, che tendono spesso a saltare la colazione, preferire pasti frugali pur di tornare sui libri immediatamente, stare seduti per ore, assumendo posizioni scorrette dannose per la propria postura.
E’ bene invece ricordarsi di curare l’alimentazione, non trascurando per esempio la frutta che in questo periodo diventa ancora più importante, ed imparare a gestire il proprio tempo in modo da ritagliarsi degli spazi liberi, che possono essere utilizzati per esempio per fare stretching. Un ottimo investimento inoltre, in termini di performance cognitive, potrebbe essere quello di introdurre delle pause-acqua, un elemento che può esserci d’aiuto anche in questa occasione unica della nostra vita.
Di certo sono più noti i benefici dell’idratazione sulle prestazioni fisiche, mentre si sottovaluta l’importanza dell’acqua per la corretta funzione del cervello e per tutti i tessuti ad elevato metabolismo. “Se iniziate ad avere mal di testa, a sentire stanchezza e a percepire una minore capacità di concentrazione, di attenzione e una riduzione della memoria a breve termine, non preoccupatevi. Potrebbe trattarsi di disidratazione che interferisce, più spesso di quello che si pensi, con le capacità cognitive. Logicamente tutto questo influisce negativamente sulla resa scolastica” – spiega il Dott. Alessandro Zanasi, esperto dell’Osservatorio Sanpellegrino, Docente presso l’Università di Bologna.
Diversi studi hanno infatti dimostrato come l’insufficiente idratazione incida negativamente non soltanto sulle prestazioni fisiche, ma anche su quelle cerebrali. In condizioni di moderata disidratazione, ovvero circa il 2%, causata da temperatura ambientale elevata – come in questo periodo in cui i ragazzi devono affrontare le prove d’esame – si sono osservati segnali come mal di testa e stanchezza, cui si associano riduzione della concentrazione, dell’attenzione e di esecuzione anche di compiti semplici.
Basta, però, mettere in pratica dei semplici consigli per non incorrere in questo rischio e non cadere nell’errore di agitarsi tra le pagine dei libri perché si pensa di non riuscire più ad assimilare anche i concetti più semplici. Piuttosto, la mossa giusta è non dimenticare di avere a portata di mano una bottiglietta d’acqua sulla scrivania, in aula studio o in biblioteca, e ben venga la pausa-acqua per recuperare le performance cerebrali e fisiche, come consigliano gli esperti.
“Suggerisco ai maturandi di bere frequentemente durante tutto l’arco della giornata, senza arrivare ad avere sete, che è in realtà il primo sintomo di uno stress idrico con effetti sulle prestazioni intellettive. Bisogna esserne consapevoli per rieducarsi ad una corretta idratazione” – afferma il Dott. Alessandro Zanasi.
Idratarsi è sempre fondamentale, ma lo è ancora di più per una migliore funzionalità cerebrale in situazioni di elevato stress come lo studio. Nei momenti di affaticamento, per avere prestazioni cognitive di nuovo performanti bastano uno o due bicchieri di acqua, sufficienti a riportare il cervello alla normalità. Quando si beve non solo ci si disseta, ma si assumono elementi importanti come calcio, magnesio, ferro, zolfo, essenziali per il benessere psico-fisico.