Farmaci, rapporto Osmed: medicinali cardiovascolari primi per consumi nel 2015

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E’ il cuore degli italiani che traina i consumi di farmaci nel Belpaese. Secondo l’ultimo rapporto Osmed, stilato dall’Aifa e relativo all’uso dei farmaci nel 2015, presentato oggi a Roma, i medicinali per il sistema cardiovascolare si confermano nel 2015 la categoria più consumata dalla popolazione con 534,3 dosi giornaliere (DDD) ogni 1.000 abitanti, come emerge dai dati relativi ai farmaci erogati a carico del Ssn attraverso le farmacie pubbliche e private, le strutture pubbliche e a carico del cittadino. Mentre ‘scivolano’ al terzo posto in termini di spesa, che è pari a oltre 4 miliardi di euro, con un dato pro capite di 67,1 euro. Al secondo posto i farmaci dell’apparato gastrointestinale e metabolismo (351,9 dosi giornaliere ogni 1.000 abitanti), quarti in termini di spesa farmaceutica complessiva con 3,8 miliardi di euro e una spesa pro capite totale di 63,4 euro. Terzi per consumi sono i farmaci del sangue e organi emopoietici con 269,2 dosi giornaliere (DDD) ogni 1.000 abitanti, al sesto posto in termini di spesa farmaceutica complessiva con 2,1 miliardi di euro e una spesa pro capite di 34,9 euro. Quarta categoria più consumata è quella dei farmaci del sistema nervoso centrale con 165 dosi giornaliere (DDD) ogni 1.000 abitanti (al quinto posto per spesa con complessivi 3,3 miliardi di euro e un dato pro capite di 54,5 euro). Seguono i farmaci dell’apparato respiratorio, quinti per consumi con 93,9 dosi giornaliere (DDD) ogni 1.000 abitanti e settimi per spesa farmaceutica complessiva (1,8 mld con un dato pro capite totale pari a 30,2 euro).

FARMACI 3 Se invece si considera l’impatto sulla spesa farmaceutica, il record è dei farmaci antimicrobici per uso sistemico, protagonisti di un’impennata che li ha portati nel 2015 a scalare la classifica raggiungendo il primo posto in termini di spesa complessiva, dalla quinta posizione ricoperta nel 2014. Questa categoria è solo 11esima per il consumo, e registra un ammontare complessivo di spesa pari a 4.4 miliardi di euro, a fronte di 37,8 dosi giornaliere (DDD) ogni 1.000 abitanti. Per quanto riguarda l’assistenza convenzionata, la spesa registra una riduzione del -2,8% rispetto al 2014 e una diminuzione dei consumi (-2,9%); viceversa, sul versante degli acquisti da parte delle strutture sanitarie pubbliche, è stata registrata una crescita significativa della spesa, dovuta principalmente all’ingresso sul mercato nazionale di medicinali innovativi, in particolare quelli utilizzati nella cura dell’epatite C, a fronte di un incremento assai più contenuto dei consumi. Un secondo posto confermato invece tra le categorie terapeutiche a maggior impatto di spesa farmaceutica complessiva (assistenza convenzionata e non convenzionata) per gli antineoplastici e immunomodulatori, con 4,2 miliardi di euro (69,3 euro la spesa pro capite). Questi farmaci sono al dodicesimo posto per consumi, pari a 13,8 dosi giornaliere (DDD) ogni 1.000 abitanti.

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