Una seconda ricerca (dopo la prima condotta a distanza di 3 anni dall’incidente) ha studiato l’impatto della crisi nucleare di Fukushima sulla salute ed ha confermato la diagnosi di cancro alla tiroide per 30 bambini. L’indagine ha coinvolto 300.000 bambini (che avevano tutti un’età compresa tra i 5 e i 18 anni al tempo della catastrofe, nel marzo 2011) ed ha confermato un incremento dei casi di tumore su 16 persone, portando il totale dei bambini che hanno sviluppato il cancro alla tiroide negli ultimi 5 anni a 131. Hokuto Hoshi, a capo della ricerca e membro della Associazione medica di Fukushima, ritiene che l’esposizione alle radiazioni non è necessariamente correlata ai casi in aumento, ma ritiene che si rendono necessarie ulteriori verifiche.