Un’equipe guidata da Leigh Fletcher dell’Università di Leicetster nel Regno Unito presenterà nuove immagini di Giove durante l’incontro nazionale di astronomia della Royal Astronomical Society del Regno Unito in svolgimento a Nottingham. Ottenute con lo strumento VISIR installato al VLT (Very Large Telescope) dell’ESO, le nuove immagini fanno parte di una campagna coordinata, mirata a migliorare la nostra comprensione dell’atmosfera di Giove prima dell’arrivo del satellite Juno della NASA, nel luglio di quest’anno.
Sono coinvolti diversi telescopi in Hawaii e in Cile, insieme a molti astronomi amatoriali in tutto il mondo. Le mappe non rappresentano solo delle istantanee del pianeta ma rivelano anche come l’atmosfera del pianeta sia cambiata e si stia spostando nei mesi precedenti l’arrivo di Juno.
La sonda spaziale Juno è stata lanciata nel 2011 e ha viaggiato per circa 3 miliardi di chilometri per raggiungere il sistema gioviano. Il satellite può raccogliere dati senza le limitazioni che affliggono i telescopi sulla Terra, e perciò potrebbe apparire sorprendente che questa campagna da terra sia considerata così importante.
Leigh Fletcher ne describe lo scopo nella preparazione dell’arrivo di Juno. “Queste mappe ci aiuteranno a preparare il campo per le osservazioni di Juno nei prossimi mesi. Osservando a lunghezze d’onda diverse, all’interno della banda dello spettro infrarosso, potremo costruire una realizzazione tridimensionale del trasporto di energia e materia verso l’alto nell’atmosfera.“
Catturare immagini nitide attraverso l’atmosfera della Terra continuamente mutevole è una delle imprese più complesse affrontate dai telescopi a terra, Questo assaggio dell’atmosfera turbolenta di Giove, che ribolle di nubi di gas freddi, è stato possibile grazie a una tecnica nota come “lucky imaginig” (immagini fortunate). Vengono raccolte da VISIR sequenze di esposizioni di Giove molto brevi, per un totale di migliaia di inquadrature, e quelle “fortunate”, quelle cioè in cui l’immagine è meno influenzata dalla turbolenza atmosferica, vengono conservate mentre il resto è scartato. Le inquadrature selezionate vengono allineate e combinate per produrre le immagini finali, veramente splendide come quelle mostrate qui.
Glenn Orton, a capo della campagna da terra di supporto alla missione Juno, spiega il motivo per cui le osservazioni preliminari da terra sono così importanti: “Lo sforzo combinato di un gruppo internazionale di astronomi professionisti e dilettanti ha prodotto una vastissima raccolta di dati negli ultimi otto mesi. Insieme con i nuovi risultati di Juno, i dati di VISIR, in particolare, premetterano ai ricercatori di caratterizzare la struttura termica globale di Giove, la copertura nuvolosa e la distribuzione delle specie gassose“.
La moderna missione di Giunone per svelare il potente Giove porterà nuovi risultati, molto attesi, ma il suo lungo cammino è stato lastricato di sforzi osservativi realizzati qui, sulla Terra.
Note
[1] La sonda Juno è stata chiamata così dal nome della moglie mitologica di Giove. Come la sua controparte planetaria, Giove si velava nubi per nascondere le sue malefatte e solo Giunone (o Juno in inglese) era in grado di penetrarle per riconoscere la vera natura del suo sposo.