Incendi Sicilia: focolai ancora attivi, “situazione critica a Palermo e Messina”

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Sono ancora 36 gli incendi attivi in Sicilia, devastata da ieri dalle fiamme. La provincia più colpita resta Palermo con dieci focolai ancora attivi, segue Caltanissetta con sette roghi, Messina con sei incendi. Poi ancora Agrigento con tre roghi come anche a Ragusa. Due incendi attivi ancora anche a Trapani. Non si segnalano focolai nelle province di Enna e Siracusa.  Al momento sei i Canadair dei Vigili del fuoco che dall’alba di oggi stanno sorvolando l’isola per tentare di spegnere il fuoco. “La situazione è migliorata ma rimane critica nella provincia di Palermo e nelle zone di Cefalù e Messina“: lo ha dichiarato Calogero Foti, capo della Protezione civile in Sicilia. “Per l’alto numero di focolai, la quantità di uomini che avrebbe dovuto provvedere sarebbe stata immane e non eravamo dotati di risorse umane e attrezzature e mezzi per affrontare questi scellerati attacchi“.

La situazione più difficile lungo la fascia tirrenica del messinese e sui Nebrodi: numerosi roghi si sono sviluppati nei comuni di Capo d’Orlando, Militello Rosmarino, Naso e Contrò. Ancora interrotti alcuni tratti della Statale 113. Nel comprensorio di Cefalù, dove ieri era stato evacuato l’Hotel Costa Verde, non sono stati ancora del tutto domati i roghi in località Settefrati. Altri incendi vengono segnalati a Chiaramonte Gulfi (Ragusa) e a Roccalumera, lungo la fascia jonica del messinese. A Palermo due Canadair sono al lavoro sul Monte Pellegrino e a San Martino delle scale.

I vigili del fuoco nella notte hanno effettuato 150 interventi: sale quindi a 650 il numero di quelli effettuati nelle ultime 48 ore. Le squadre sono al momento impegnate su 32 incendi. Operativi in Sicilia 250 vigili del fuoco, con 70 mezzi antincendio e 6 Canadair.

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