Luglio 1987, quella eccezionale ondata di calore che mise in ginocchio la Grecia

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Nel luglio del 1987 la Grecia venne colpita da una storica ondata di caldo. Dal 19 luglio e per oltre dieci giorni, il paese ellenico venne attanagliato da temperature ben oltre i 40°C, che raggiunsero i 45-47°C in diverse città del sud: le temperature percepite furono ancora più alte a causa dell’elevatissima umidità relativa e del forte vento di scirocco. I giornali greci titolarono per giorni in prima pagina sulle altissime temperature, mentre il paese boccheggiava letteralmente per il calore insopportabile.

Il 24 luglio ad Atene la temperatura raggiunse i 45°C alle 13, come riportato da un articolo del quotidiano la Repubblica, ed il Ministero dell’Interno informò la popolazione che almeno 100 persone erano morte per le eccessive temperature. Erano soprattutto anziani. Le dimensioni della calamità naturale si sarebbero rivelate in seguito ben più vaste.

L'articolo del quotidiano l'Unità del 27 luglio 1987 sul caldo torrido in Grecia
L’articolo del quotidiano l’Unità del 27 luglio 1987 sul caldo torrido in Grecia

A Larissa, nella regione della Tessaglia, il termometro raggiunse addirittura i 47°C mentre la media nelle regioni del sud si piazzò sui 44-45°C. Ad aumentare la sensazione di calore fu l’elevata umidità, che creò una situazione di afa insopportabile, e la presenza di vento di scirocco. Fu la prima grande ondata di caldo in molti anni, ma anche l’ultimo episodio di calore intenso, nell’estate del 1977, era stato molto più limitato.

L’unica regione risparmiata dall’ondata di caldo fu l’ isola di Creta, dove i venti marittimi mitigarono le alte temperature. Secondo le cronache dell’epoca, nei giorni di maggior caldo per le strade di Atene era difficile trovare persone per strada nelle ore di punta e i turisti si rifugiavano negli alberghi dove erano installati i primi impianti di aria condizionata. Deserti anche i siti archeologici, chiusi i negozi, mentre la polizia – solitamente piuttosto inflessibile in un paese uscito da poco dalla dittatura dei Colonnelli  – chiudeva un occhio sui bagni nelle fontane.
Problemi ad Atene anche per i mezzi pubblici: i tassisti non lavorarono per il troppo calore presente nelle autovetture (a quel tempo l’aria condizionata era ancora un accessorio di lusso piuttosto raro), e la metropolitana di superficie venne sospesa per la dilatazione dei binari che impediva la circolazione dei vagoni.

luglio 1987, l'Unità
luglio 1987, l’Unità

Problemi ci furono anche nelle regioni interne, dove divamparono molti incendi.

Il bilancio finale dell’ondata di calore, emesso dal Ministero dell’Interno alla fine di luglio dopo oltre dieci giorni di caldo record, fu di 878 vittime, anche se i giornali parlarono di duemila morti. Ci furono polemiche molto aspre perché il governo venne accusato di non aver agito per tempo. I decessi colpirono soprattutto anziani con problemi cardiocircolatori e di respirazione.

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