Il bilancio definitivo della tragedia avvenuta nel lago Syamozero, in Russia, dove una burrasca ha capovolto due imbarcazioni, è di 14 morti, 13 dei quali bambini di età compresa tra i 12 e i 15 anni, diversi dei quali orfani o con problemi familiari: il campo estivo da cui provenivano era stato organizzato dai servizi di protezione sociale di Mosca. “Il loro soggiorno al Park Hotel Syamozero – ha precisato l’agenzia federale del Turismo – è stato organizzato tramite un appalto, e l’organizzatre non è un tour operator ma una organizzazione statale“. Tutti i tour operator privati avevano prestato attenzione agli avvisi di allerta maltempo e proibito ai loro clienti di effettuare navigazioni.
Il dato è stato aggiornato dal comitato investigativo russo, che ha avviato un procedimento penale per fornitura di servizi senza garanzie di sicurezza, accusa che in caso di decessi di una o più persone può portare a pene sino a 10 anni di carcere. Un sospettato è stato arrestato, altri due sono ricercati. Altre 11 persone, quasi tutte bambini, sono sopravvissute, ha precisato un portavoce del ministero per le Situazioni di emergenza. Tra i sopravvissuti, secondo Interfax, c’è una 16enne che ha nuotato sino a riva. Il governo della Carelia ha dichiarato per domani un giorno di lutto regionale.
Il lago di acqua dolce di Syamozero teatro della tragedia si trova nel nord della Carelia, regione nordoccidentale della Russia vicino al confine con la Finlandia. Occupa un’area di 270 chilometri quadrati e la sua massima profondità è di 24 metri. E’ meta rinomata per la pesca e come via d’acqua per il trasporto di persone, legname e altre merci. Riceve le acque del fiume Shuya che confluiscono nel lago Onega.